Immigrazione, l’allarme dell’Unicef: nel 2015 morti 700 bambini nel Mediterraneo

bambini rifugiatiMentre si avvicina la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, il 20 novembre, il mondo sembra dimenticare quei milioni di bambini a cui sono  negati i diritti fondamentali: quelli alla vita, alla sicurezza, alla famiglia, al gioco, all’educazione. Sono i bambini costretti a fuggire dalla propria terra a causa delle guerre, delle persecuzioni e dalla miseria. La crisi dei rifugiati e dei migranti, infatti, colpisce drammaticamente anche i più piccoli. Da gennaio a ottobre 2015 sono stati ben 215mila i minorenni che hanno cercato asilo nei Paesi dell’Unione Europea, con una media di 700 al giorno. E purtroppo non sono tutti quelli che hanno provato a raggiungere il nostro continente. Le traversate del Mediterraneo a bordo dei barconi carichi di disperati hanno mietuto centinaia di vittime anche tra i bambini: sono 700 quelli che hanno perso la vita cercando di attraversare il Mediterraneo da gennaio a settembre 2015.

Ma non ci sono soltanto i piccoli rifugiati in Europa. Il numero di bambini sfollati in Africa e in Medio Oriente è ancora più impressionante. Più di 2 milioni, per esempio, hanno  cercato riparo in Egitto, Iraq, Giordania, Libano e Turchia. Questi ultimi 3 Paesi ospitano milioni di rifugiati in fuga dalla guerra civile che si sta combattendo da quasi 5 anni in Siria. Per quanto riguarda i soli minorenni, in Iraq i bambini sfollati sono 1,3 milioni. Ancora di più nello Yemen, dove i piccoli che hanno dovuto abbandonare le proprie case sono 2,3 milioni e altri 573 sono stati uccisi solo negli ultimi 6 mesi.

Passando all’Africa, il conflitto nel Sud Sudan ha provocato più di un milione di bambini sfollati. Più a ovest, le violenze perpetrate dal gruppo armato Boko Haram hanno costretto 1,4 milioni di minori a lasciare la propria terra in Nigeria, Camerun, Niger e Ciad.

Le condizioni dei piccoli rifugiati si fanno ancora più gravi quando questi si trovano a dover partire da soli. Molti dei minori stranieri non accompagnati arrivano anche in Italia, dove troppo spesso rischiano di finire nel tunnel dell’illegalità e dello sfruttamento o vengono collocati in luoghi non adeguati. Per Amici dei Bambini l’unica accoglienza giusta per i Misna è quella in famiglia: per questo prosegue la ricerca di famiglie disponibili all’affido familiare di un giovane migrante. Al contempo, Ai.Bi. continua ad accogliere le famiglie di migranti con bambini, anch’essi costretti a lasciare il proprio Paese, nella piccola comunità “La Tenda di Abramo”, in provincia di Milano. Tutto ciò è il progetto Non lasciamoli soli, che Ai.Bi. porta avanti nell’ambito della campagna Bambini in Alto Mare.

 

Fonte: Rai News