Kenya: Formazioni volontarie sulle “abilità della vita” a Cottolengo

Il processo di reintegrazione al Cottolengo  e’ attivo : la preparazione delle famiglie e i bambini va avanti.

Il primo gruppo sara’ reintergrato a Dicembre 2011. Attraverso la  nostra interazione con i bambini e l’assistente sociale al centro abbiamo saputo che  alcuni  bambini non sanno fare qualche  semplice  lavoro come : tagliare le verdure, spelare le patate e cucinare nonostante la loro età di  adolescenti. Gorrety e Antony hanno subito pensato di come questo  possa essere insegnato per tempo. Il problema  era che il loro giorno di lavoro e’ martedì che e’ usato come un giorno per le visite famigliari , e inoltre i bambini non sono liberi questo giorno. Hanno deciso di organizzare un corso volontario sui “life skills” al sabato che sono liberi grazie all’assistente sociale del centro che ha agito immediatamente per assicurarsi che questo sia implementato per tempo. Finora i bambini hanno partecipato all’attivita’ per due sabati.

Il primo sabato abbiamo insegnato ai bambini come si possono preparare le verdure locali (sukuma wiki), che si chiama  Kales in inglese e la polenta , questo e’ il cibo comunemente mangiato per la cena di qualche famiglie. Tutto il processo e’ iniziato accendendo la brace con il carbone, lavando le verdure, tagliando e dopo cucinando dove abbiamo dimostrato ai bambini e dato loro il tempo di fare pratica. La seconda lezione abbiamo insegnato come si può preparare il riso , i cavoli e i fagioli. Hanno imparato come si lava il riso , tagliano le verdure e accende il brace di carbone e cucinato. Hanno fatto questo insieme fino a quando il cibo era pronto e servito per tutti i partecipanti.

Oltre al corso  , si e’ aperta la discussione ai bambini sulla vera vita fuori  l’istituzione che di solito e’ fatto  informalmente per valutare se i bambini sono pronti per reintegrazione.  Per esempio: loro devono sapere che qualche volta a casa la famiglia beve’ il  te’ nero e con poco zucchero, quelli che non hanno la famiglia devono essere integrati nella società dopo che un corso e’ stato fatto per fargli sapere che una camera singola può essere  usata con individuale comecamera da letto, cucina e soggiorno.  Attraverso questo abbiamo imparato  che  dobbiamo portarli a visitare le famiglie che vivono in piccole case, fargli fare l’esperienza della vita della gente cosi che dopo la reintegrazione nella società possano essere forti per affrontare la vita fuori dall’istituzione.

Osservazione

Quest’idea che è stata provata al Cottolengo può essere anche provata in altre istituzioni. La verità è che per i lavori semplici diamo per scontato che i bambini li sanno automaticamente e ignoriamo che questo finisce per colpirli  di più durante le visite a casa e dopo la reintegrazione.

Questa e’ una personale iniziativa finalizzata a sostenere i bambini in famiglia dopo la reintegrazione.  Alla fine di tutto ci aspettiamo che tutti bambini partecipino alle attività familiari dopo la reintegrazione o durante le visite a casa e comincino a vedere la vita nella sua pienezza e quindi che siano psicologicamente pronti e preparati ad affrontare la vita fuori dall’istituzione . Per esempio qualche bambino deve essere intergrato in famiglie che praticano l’agricoltura e forse i bambini non hanno mai imparato come si possa coltivare, e potrebbe essere molto difficile per loro se non gli si insegna in tempo.