Kenya, la parola ai nostri volontari

(Nairobi) Elena Magoni, cooperante di Ai.Bi. in Kenya, ci parla del Paese africano con occhio attento e sensibile ai bisogni della popolazione, in particolar modo dei bambini senza famiglia.

Di seguito la sua testimonianza:

“Il Kenya è il secondo paese più grande dell’Est Africa e conta 42 diverse tribù.
E’ un paese agricolo circondato da bellissime bellezze naturali: le montagne tra cui la più nota è il monte Kenya (la seconda montagna più alta dell’Africa), fiumi e foreste, laghi e mare dove vivono animali di tutti i tipi. Queste caratteristiche rendono il Kenya un paese di forte attrazione turistica. Gli animali vivono protetti nei parchi nazionali tra cui citiamo il Masai Mara, Nakuru, Amboseli e molti altri. Tra gli animali ricordiamo i famosi “big five” (grandi cinque): rinoceronte, leopardo, ghepardo, leone e elefante che se siete fortunati potrete vedere in queste bellissime riserve naturali. Zebre, scimmie, giraffe, bufali e struzzi si possono invece, incontrare ai bordi delle strade sterrate e vicino alle riserve naturali.

Il Kenya è un paese culturalmente ricco e ogni tribù cerca di coltivare le sue tradizioni. A volte la convivenza tra queste tribù si rivela difficile e purtroppo può sfociare in gresti estremi, come le violenze post elettorali di gennaio 2008.

Nairobi è la capitale del Kenya ed è una bella città anche se negli anni è stata rovinata dalle mille costruzioni, dagli uffici amministrativi e dagli hotel. Il centro città è quasi diventato invivibile a causa del traffico e dello smog.
Tra le città più famose abbiamo Mombasa e Malindi che si trovano sulla costa e sono mete turistiche privilegiate con le sue spiaggie bianche e i complessi turistici per stranieri.

Politicamente è un paese multipartitico ed è governato da una coalizione di governo dove il presidente e il primo ministro dividono il potere.
La lingua ufficiale è l’inglese e la lingua locale comune è il swahili anche se ogni tribù parla il suo dialetto.

Tuttavia, il Kenya è anche un paese dove la gente vive in condizioni di estrema povertà e vulnerabilità e dove la mortalità infantile è ancora altissima. Si stima che circa 8,6 milioni di bambini vivano in condizioni di povertà estrema. L’AIDS e altre malattie tropicali mietono milioni di vittime ogni anno e purtroppo si contano oggi nel paese 2,4 milioni di orfani. La popolazione più povera si è riversata negli slums (sobborghi popolari) dove la gente e soprattutto giovani, donne e bambini sono esposti a rischi enormi quali: droga, alcol, prostituzione, piccola criminalità organizzata, traffici illegali, lavoro minorile, etc.
L’abbandono dei bambini è un’emergenza anche in questo paese: ogni giorno alcuni bambini vengono portati nei tanti istituti del Kenya o dalle madre single che non riescono a crescerli perché troppo giovani, o dai parenti e tutori dei bambini che non hanno i mezzi per crescerli, o dalla polizia quando trovati in strada a mendicare o abusati e maltrattati dai propri genitori e/o tutori. Per questo motivo AiBi ha deciso si mettersi al fianco di questi bambini e aiutarli ad avere un futuro migliore, che possa garantire loro il calore di una famiglia.”

 

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