Kenya: vivere con una madre

A Marzo l’attività principale a Wakibe e’ stata lo svolgimento delle visite domiciliari tra altre attività come l’intrattenimento a sfondo educativo che va avanti da Febbraio. Durante le visite, siamo stati a casa di un bambino che chiameremo M. Lui è uno dei beneficiari dei progetti sponsorizzati da Aibi. Ha 9 anni ed è in terza elementare. E’ nato da una donna single sieropositiva e ha una sorellina che frequenta l’asilo a Wakibe.
La mamma non ha mai rivelato la sua condizione ai bambini dopo essere stata abbandonata da tutti i famigliari appena hanno saputo della cosa. Il padre ha anche preparato la sua tomba perche’ sapeva che non sarebbe vissuto a lungo. M. ha saputo della condizione della madre l’anno scorso quando ha visto la madre durante un’intervista mentre guardava la TV. La madre aveva tenuto nascosta ai figli questa realtà perciò M. e’ rimasto scioccato quando ha sentito che la madre era sieropositiva da circa 10 anni. Quella sera M. non ha mangiato dalla preoccupazione. Da allora M. ha cominciato a usare utensili diversi di quelli che usava la madre e non condivideva niente con lei, stigmatizzandola al massimo. Non poteva parlare dei suoi sentimenti con la madre, ma viveva nella paura. A scuola, M. era cambiato diventando violento e i suoi voti accademici erano peggiorati. Tutto il personale della scuola era preoccupato perché aveva capito che qualcosa non andava bene. Durante questo periodo non ha mai chiesto chiarimenti dalla madre. A quel punto la madre decise di visitare uno psicologo con lui e in quel momento ha confessato quello che aveva scoperto. Ha ricevuto sostegno e ha capito che essere sieropositivo non vuol dire che la vita sta finendo. Adesso ha cambiato l’attitudine in confronto alle persone sieropositive. Ricorda alla madre che deve prendere il trattamento ed e’ sicuro che cosi sua madre non morirà.
Il problema di tutta questa situazione e’ nato dal fatto che il ragazzo avesse ricevuto l’informazione dalla fonte sbagliata e non era psicologicamente preparato.