Per Commissione Adozioni Internazionali niente processo

Kirghizistan. Processo penale contro Airone: ammesse le parti civili, parleranno 60 testimoni. Ma la CAI resta fuori

La Corte ha accettato di sentire i coniugi romani dai quali è partita l’inchiesta nazionale che ha coinvolto la Commissione e la Onlus di Albenga

Per Commissione Adozioni Internazionali niente processoIl Collegio del Tribunale di Savona, che ha in carico il processo penale relativo all’inchiesta sulla presunta truffa delle false adozioni internazionali di cui sarebbero rimaste vittima 21 coppie italiane in attesa di adozione di bambini del Kirghizistan, ha ammesso tutte le parti civili, ma ha rigettato la richiesta dell’avvocato Pierfrancesco Torrisi, che assiste sei coppie di genitori rimasti vittima del raggiro della Onlus ‘Airone’ di Albenga, di far rientrare nel processo penale anche la Commissione Adozioni Internazionali, dopo la sua condanna in primo grado, in sede civile a Roma, per ‘omessa vigilanza’. Intanto, di fronte alla Corte sfileranno, uno a uno, sessanta testimoni per ricostruire quello che l’accusa è convinta si tratti di una maxi-truffa ai danni di aspiranti genitori adottivi.

Riportiamo qui sotto l’articolo completo, pubblicato sul Secolo XIX.

Condannata per omessa vigilanza dai giudici civili di Roma, la Commissione adozioni internazionali non rientrerà nel processo penale in corso a Savona che vede alla sbarra i vertici della Airone Onlus, associazione che si curava delle adozioni in Kirghizistan. Il tribunale ieri mattina ha infatti rigettato l’istanza dell’avvocato Pierfrancesco Torrisi che assiste sei coppie di genitori truffati per la chiamata della Cai in giudizio per la responsabilità civile dell’ente. Una decisione che non è stata accolta con soddisfazione dalle parti civili e in particolare dalla stessa coppia romana che ha vinto il primo grado nella richiesta di risarcimento del danno. Il processo, che vede alla sbarra Silvia La Scala, ingauna, 70 anni, presidente della Onlus e la traduttrice-collaboratrice Irina Troukhan con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa nelle adozioni internazionaliconl’aggravante della minorata difesa, è stato rinviato al 13 dicembre prossimo. Nell’udienza di ieri sono state ammesse tutte le parti civili che ne avevano fatto richiesta e le liste testi. Sono ventuno, infatti, le coppie che sarebbero state truffate nell’operazione Kirghizistan dall’Airone di Albenga. Un polverone venuto alla luce nel 2013 (la Cai aveva revocato la licenza all’Airone), ma che già nell’anno precedente aveva mostrato le prime crepe. Un caso, quelle delle adozioni internazionali, che ha avuto conseguenze pesantissime anche sul governo kirghizo. Un ministro è stato arrestato e processato. Secondo l’accusa contestata dal pm Daniela Pischetola, i vertici dell’associazione ingauna, avevano utilizzato due emissari nel paese asiatico per dare il via alle adozioni, ma molti dei bambini non erano adottabili e le famiglie, oltre a sobbarcarsi le spese di viaggio, avevano già versato 10 mila euro a coppia per avviare la pratica.

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