La “calda” estate delle famiglie di Binnish, sfollate sotto il sole cocente

Sfollati Siria BinnishBinnish è nuovamente sotto attacco.

Negli ultimi due mesi, i bombardamenti governativi erano diminuiti d’intensità: l’avanzata delle forze ribelli, che si sono assicurate il controllo dell’intera provincia di Idlib, aveva determinato un avanzamento del fronte e un conseguente allentamento della pressione sulle zone interessate dagli interventi di Amici dei Bambini.

Ora, però, a inasprirsi sono gli scontri tra le stesse forze che controllano Binnish e alcuni villaggi sciiti nelle vicinanze, che possono contare sul supporto aereo dell’aviazione siriana. Da qui la ripresa, nelle ultime settimane, degli attacchi missilistici e degli scambi di artiglieria.

A fare le spese di questi combattimenti sono come al solito i civili: prese tra i due fuochi, centinaia di famiglie sono state costrette a sfollare nelle campagne e nelle fattorie circostanti. Facile immaginare le condizioni di grande disagio in cui si trovano al momento, all’aperto o in sistemazioni di fortuna, con temperature che in questo periodo raggiungono anche i 40 gradi. Le foto inviatemi dai colleghi siriani sono drammatiche: mostrano donne, bambini e anziani accampati in mezzo ai campi, sotto un sole cocente.

Proprio nelle scorse settimane, Ai.Bi. ha inviato a Binnish oltre 130 tonnellate di farina, che contribuiranno ad assicurare il funzionamento del forno locale, di fondamentale importanza in situazioni di emergenza come queste. A breve partirà anche un progetto che prevede la distribuzione di ceste alimentari per oltre mille famiglie sfollate dell’area. Nel frattempo, Syrian Children Relief, partner locale di Ai.Bi., sta cercando di far fronte alla crisi distribuendo acqua potabile agli sfollati. In un messaggio radio, il Comitato di Aiuto di Binnish ha rivolto invece un appello alle ong internazionali per richiedere urgentemente l’invio di tende.

Si tratta dell’ennesima, dura prova per la comunità locale, che deve affrontare una nuova e inaspettata escalation di violenze. Come tanti altri loro connazionali, tuttavia, gli abitanti di Binnish hanno scelto di resistere e di non abbandonare la propria terra. A costo di dormirci letteralmente sopra, fra olivi e alberi da frutto, nella speranza che la situazione si stabilizzi al più presto e di poter fare ritorno quanto prima alle proprie case.

 

Luigi Mariani
Country coordinator di Ai.Bi. in Siria

 

Ai.Bi. ha lanciato la prima campagna di Sostegno a Distanza per aiutare le famiglie siriane a restare nel proprio paese e continuare a crescere i propri figli in condizioni dignitose, nonostante la grave crisi. Cibo, salute, scuola, casa, gioco: queste le cinque aree d’intervento. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa e per dare il tuo contributo, visita il sito dedicato.