L’adozione? Uno “scherzo” della Provvidenza…

Buongiorno mi chiamo Letizia,

abbiamo letto la notizia sul vostro sito riguardante l’errore commesso dal Tribunale di Milano nei confronti di una coppia. Anche noi abbiamo avuto alcuni disguidi con il Tribunale dei Minorenni, ma secondo noi quegli errori erano “provvidenziali” poiché ci hanno fatto incontrare Alessio, nostro figlio. Al primo incontro in Tribunale, il giudice ha pensato bene di “rimandarci a settembre”, poiché ebbe l’impressione che mio marito non fosse molto convinto di ciò che stessimo facendo. Stavamo aspettando che ci riconvocassero in primavera e ci fu il terremoto a L’Aquila (abitiamo in Abruzzo). Per diverso tempo si occuparono solo di casi urgenti e quando a Novembre ci arrivò la convocazione mio marito era in ospedale. Ma io sapevo che doveva andare così, era destino!!! Noi siamo convinti che prima nostro figlio non avrebbe potuto abbracciarci; Alessio doveva aspettare noi e noi lui.

Ora è quasi un anno che siamo tornati dal Cile e siamo felicissimi.

Grazie

 

 

Irene-BertuzziBuongiorno Letizia,

leggendo la sua lettera mi viene proprio da dire… quando il destino bizzarro ci cambia le carte in tavola!

E’ proprio vero, le vie che ci portano a conoscere nostro figlio, sono infinite, differenti e talvolta incomprensibili. In qualche parte del mondo, c’è un bimbo che ci aspetta, che attende il nostro amore, è lì tra le fredde mura di un istituto, e sogna di chiamarci mamma e papà.

Io sono convinta che quell’incontro, quello con la I maiuscola, non è mai casuale. Esiste un giorno preciso che noi non conosciamo e che, come per magia, ci mette di fronte quel bimbo che diventerà la nostra creatura.

E noi siamo li, pronti ad accoglierlo… e da quel momento la nostra vita assumerà un significato differente, colma di un amore che solo un figlio può dare.

 

Un saluto

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozione Internazionale di Ai.Bi.