Marocco: Aid Moubarak Said… a tutti i bimbi marocchini abbandonati

Aid Moubarak Said é l’espressione più diffusa in questi giorni in Marocco e in tutto il mondo musulmano, anche tra i nostri bambini dei centri con i quali collaboriamo. Si usa per augurare a tutti una felice festa del montone o del sacrificio. Si perché la festa più importante per i musulmani è ormai arrivata anche quest’anno e si celebra a partire da domani, 17 novembre. Il sacrificio rituale che si pratica nel corso della festività ricorda il sacrificio sostitutivo effettuato con un montone da Abramo, del tutto obbediente al disposto divino di sacrificargli il figlio Ismaele, prima di venire fermato dall’angelo. È quindi per eccellenza la festa della fede e della totale e indiscussa sottomissione a Dio. In teoria, nel giorno dell’Aid Kebira (Festa Grande), i musulmani sacrificano come Abramo un animale che, secondo la sharīa, deve essere fisicamente integro e adulto e può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un camelide. L’animale viene ucciso mediante sgozzamento, con la recisione della giugulare che permetta al sangue di defluire, visto che per la legislazione biblica e coranica il sangue è impuro ed è quindi proibito mangiarne. La cerimonia dello sgozzamento avviene nel periodo di tempo compreso fra la fine della preghiera del mattino e l’inizio della preghiera del pomeriggio. Viene sgozzato da un uomo, che deve essere in stato di purità legale, pronunciando un takbīr, ovvero la formula: «Nel nome di Dio! Dio è il più grande». La carne viene divisa preferibilmente in tre parti uguali, una delle quali va consumata subito tra i famigliari, mentre la seconda va conservata e consumata in seguito e la terza viene destinata ai poveri della comunità, che non hanno i mezzi economici per acquistarlo. Tutti i nostri centri si stanno preparando… tutti hanno ricevuto in donazione i montoni da parte di benefattori privati e pubblici. Alla Home Lalla Amina di Benslimane è stato il governatore della provincia a donare i montoni ai nostri piccoli e sarà proprio lui domattina ad assistere al sacrificio e festeggiare con i bambini del centro. A Fez, Meknes, Casablanca alcuni bambini, integrati nel progetto “Famiglie Virtuali” – le famiglie cioè della città che li accolgono durante le feste religiose e le vacanze – passeranno la festa “in famiglia”, circondati dal calore e l’amore (seppur temporaneo) che tutti i bambini meritano. Gli altri resteranno nei rispettivi centri, come sempre accompagnati dai loro sensibili educatori che porteranno anche le loro famiglie, per evitare che i bambini, in un momento di tale intimità e religiosità, si sentano soli. Al CLM grande festa per tutti al centro, esattamente come all’Akkari, dove lo staff di Ai.Bi. parteciperà e condividerà la festa con i suoi piccoli amici. Che inizino dunque i festeggiamenti e si dia ampio spazio alla spiritualità e religiosità. Felice e serena festa a tutti!