Messina: il Garante per l’infanzia non sia nominato dai partiti. L’allarme della consigliera comunale Daniela Faranda

?????????L’incarico di garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza fa discutere il consiglio comunale di Messina. La situazione degli adolescenti in città e provincia è complessa.

Solo nel 2012, sono stati 400 i ragazzi tra i 16 e i 18 anni denunciati penalmente per reati contro la persona, contro il patrimonio, reati associativi e spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono i dati del dipartimento di Giustizia Minorile di Messina che fotografano una situazione allarmante e descrivono una condizione di grave disagio sociale, economico e culturale non più circoscritto solo ai quartieri considerati a rischio criminalità. E solo un terzo dei reati commessi vengono denunciati o scoperti dalle Forze dell’Ordine.

C’è poi il fenomeno della dispersione scolastica, della scarsa integrazione di alcuni minori stranieri, dei minori in stato di abbandono e senza fissa dimora, di quelli ospiti di comunità educative e non ultimi i minori vittime di violenze domestiche.

Parte da questi dati l’analisi della consigliera comunale Daniela Faranda che scrive: “Il Consiglio Comunale deve farsi carico delle necessità di questa fetta di popolazione che è in sofferenza e costituisce anche grave pregiudizio per la sicurezza pubblica”.

La Faranda si rivolge direttamente alla presidente del Consiglio Comunale di Messina Emilia Barrile ed agli altri consiglieri comunali, chiedendo “grande attenzione nel prendere in esame le istanze dei candidati” e ritiene necessaria “una celere ma seria e accurata riflessione, se necessario anche attraverso la ridefinizione dei criteri di nomina con coinvolgimento diretto del Consiglio comunale nella scelta della professionalità più adatta a ricoprire questo ruolo”.

Solo con una selezione scrupolosa e trasparente che valuti l’esperienza maturata in ambito minorile, i titoli professionali e l’autonomia da qualunque appartenenza politica – conclude la consigliera -, il Garante può essere rappresentativo di tutti e soprattutto dei minori”.