Nepal. Ai.Bi. a difesa dei più fragili: una scuola per i minori affetti da disabilità mentale

nepal-aibi-dayIl 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità, un’occasione per ricordare le condizioni di vita di milioni di persone e bambini, ribadire la necessità di un impegno comune per garantire fondamentali diritti e combattere ogni forma di discriminazione e violenza.

In una giornata come questa, la Federazione Nazionale di Disabili Nepalesi organizza una marcia ed un evento in occasione del 24esimo Giorno Internazionale delle Persone con Disabilità (IDPD), in collaborazione con il Ministero delle Donne, dei Bambini e del Welfare Sociale.  Il tema di quest’anno è “Questione di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità”.

La Giornata Internazionale è un monito a non dimenticare le condizioni di vita di moltissime persone in tutto il mondo ed essere coscienti dell’importanza di garantire diritti alle persone con disabilità e combattere ogni forma di discriminazione e violenza.

In Nepal, purtroppo, sono molte le superstizioni legate ai disabili. I bambini con problemi fisici o mentali, spesso non vengono seguiti adeguatamente: anzi, normalmente vengono relegati al silenzio e all’abbandono. Molti di loro rimangono giornate intere chiusi a chiave in stanze buie, mentre nessuno si occupa di loro.

L’impegno di Ai.Bi. in Nepal non si limita alla partecipazione di un evento, ma si attiva per rendere possibili soluzioni alternative, dove i bambini con disabilità possano intraprendere un percorso che li valorizzi e che contribuisca ad ottenere piccole vittorie quotidiane.

A Sindhupalchowk, un comitato scolastico virtuoso aveva istituito una struttura residenziale per bambini con disabilità mentale (autismo). La struttura, unica nel suo genere nell’intero distretto, accoglieva 21 bambini e si occupava di loro a tutto tondo, dall’alimentazione all’educazione scolastica, all’igiene. Purtroppo, il terremoto ha reso la struttura inagibile e i bambini sono dovuti rientrare dalle famiglie.

La responsabile del centro dice di aver provato a tenere i bambini nelle tende allestite all’esterno, ma la situazione non era gestibile. Ora i genitori chiamano ogni giorno chiedendo quando la scuola si riattiverà.

Ai.Bi. ha quindi accolto la richiesta del comitato scolastico e in collaborazione col Dipartimento Distrettuale dell’Educazione, ha valutato la fattibilità dell’intervento. Individuato un terreno più sicuro, tramite rilevazione del suolo, ha pianificato la costruzione di un nuovo edificio per i 21 bambini di Sindhupalchowk. La nuova struttura è inoltre studiata con accorgimenti che la rendano più accessibile ai bambini con difficoltà, diventando un modello per altre strutture che verranno ricostruite d’ora in poi nel paese devastato dal terremoto lo scorso aprile.

E questo è solo uno degli esempi di come opera Ai.Bi per dare un futuro a tante famiglie nepalesi, soprattutto alle loro componenti più fragili – i bambini e in particolare quelli disabili ed emarginati. Ma ancora tanto c’è da fare nel difficile percorso della ricostruzione e del ritorno alla normalità. Per questo è importante che anche tu sostenga il progetto Emergenza Terremoto Nepal!