Non lasciamo soli i tanti Munir

Ai.Bi. - bambino in un istituto marocchinoHa avuto grande risalto oggi sulle pagine del quotidiano “Avvenire” la storia di Munir, il bambino orfano egiziano che è stato accolto in kafala da una famiglia italo-egiziana ma oggi è costretto a vivere in un orfanotrofio egiziano perché il nostro Paese non ha ancora disciplinato la kafala (più alta forma di protezione dell’infanzia nei Paesi dell’Islam).

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Il caso di Munir è la punta di un iceberg di un fenomeno ampio, che riguarda centinaia di bambini costretti a vivere separati dalla famiglia che li ha accolti con la kafala, solo perché il nostro ordinamento non ha ancora trattato la disciplina di questo istituto di diritto islamico.

Ai.Bi. intende portare all’attenzione del Ministro degli Affari Esteri Frattini, al Ministro dell’Interno Maroni e al Sottosegretario alla Famiglia Giovanardi la storia di Munir per chiedere che il bambino possa vivere con la sua famiglia in Italia, così come gli altri orfani che non riescono a entrare nel nostro Paese per un problema di riconoscimento della kafala.

Intanto invitiamo tutti coloro che vogliono raccontarci una storia come quella di Munir a mandare una mail a laura.salerno@aibi.it oppure chiamare il numero 02/988221.