Via libera al nuovo Piano Infanzia: focus su genitorialità, educazione e salute

Centri per la famiglia, alfabetizzazione digitale e spazi aggregativi: tutte le azioni previste. Più tempo per chiedere il bonus nuovi nati

Con l’informativa della ministra Eugenia Roccella al Consiglio dei ministri si chiude l’iter del sesto Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, pronto ora per l’adozione definitiva con decreto del Presidente della Repubblica. Il documento, che guiderà le politiche rivolte ai minori nel triennio 2025-2027, si sviluppa lungo 112 pagine su tre assi principali: genitorialità, educazione e salute.

Il Piano Infanzia

Con un approccio sussidiario, il Piano punta a valorizzare i Centri per la famiglia, chiamati a svolgere un ruolo chiave nel sostegno alla genitorialità. Tra le azioni previste, figurano l’alfabetizzazione digitale, il contrasto al disagio mentale, la promozione della socializzazione giovanile e il rafforzamento degli spazi aggregativi per prevenire abbandono scolastico e ritiro sociale.
Fa piacere trovare anche in un documento come questo la conferma dell’importanza di atteggiamenti e attività che da anni sono al centro dei programmi de “I Pan di Zucchero” di Ai.Bi. Amici dei Bambini: i centro di aiuto alla Famiglia sparsi sul territorio ormai diventati un punto di riferimento per tanti bambini e ragazzi e le loro famiglie.
Tornando al nuovo Piano Infanzia, va sottolineato l’ampio spazio che viene dato alla promozione delle pari opportunità e all’educazione al rispetto, con interventi mirati a contrastare la violenza maschile sulle donne già in età adolescenziale.
Durante la conferenza stampa post Consiglio dei Ministri, la Ministra Roccella ha anche annunciato il raddoppio dei  termini di tempo entro i quali poter richiedere il bonus bebè: i genitori avranno ora 120 giorni di tempo, anziché 60, per presentare la domanda per il contributo alla natalità. Un passo ulteriore nel rafforzamento delle politiche familiari.