Ospitaletto (Bs), sabato 25 marzo. Viaggio tra le paure dell’infanzia: da dove nascono, quando arrivano e come affrontarle nel difficile ruolo di genitori

pauraCi vuole coraggio per ammettere di avere paura. Soprattutto quando si è adulti. Perché il timore è cosa anche dei grandi, che però fanno più fatica a confessarlo rispetto ai piccoli. Eppure ogni giorno, da adulti, siamo alle prese con le paure che la vita quotidiana e le circostanze ci mettono di fronte. In particolare nel nostro ruolo di mamma e papà. Le paure dei genitori e quelle dei figli sono due realtà che si incontrano e che impongono a grandi e piccoli di conoscersi meglio per poterle affrontare insieme. Il confronto tra questi due mondi sarà al centro dell’incontro “Questa notte ho un visto un mostro. Viaggio attraverso le paure infantili”, che si terrà sabato 25 marzo a Ospitaletto, in provincia di Brescia, a cura dell’associazione “Il Nuovo Nido”, una delle organizzazioni aderenti al Care (Coordinamento delle associazioni famigliari adottive e affidatarie in rete).

L’appuntamento è per le ore 15.30 nella sala polifunzionale di via Martiri della Libertà 40/a.

“La paura spesso viene affrontata solo dal punto di vista del bambino – spiegano gli organizzatori -. Nel corso dell’incontro verrà invece trattato in maniera più completa, includendo le paure, spesso più terrificanti, che spesso colgono gli adulti nel loro ruolo di genitori. L’obiettivo del seminario sarà quindi quello di fare in modo che i timori dei bambini e quelli dei genitori si capiscano e si sostengano a vicenda, nella ricerca del benessere e della serenità.

Relatore dell’incontro sarà il dottor Claudio Boienti che cercherà di fare chiarezza sulla definizione stessa di paura, evitando confusioni con i concetti di ansia e panico. Bisogna infatti distinguere tra le paure infantili, differenziando quelle naturali da quelle patologiche, quelle realmente tipiche dell’infanzia e quelle genitoriali. Un approccio pragmatico che fornirà anche suggerimenti pratici che aiutino i genitori ad affrontare momenti e periodi critici dei loro figli.

Ogni fase della prima infanzia, infatti, è connessa a un certo tipo di paura, nate dalle esperienze, condizionate dallo sviluppo o patologiche, che necessitano di un trattamento terapeutico: dalla paura della perdita del contatti fisico a quella dell’estraneo, dal timore della separazione a quelli dell’annientamento e della morte.

Per le famiglie partecipanti, è previsto anche uno spazio dedicato ai bambini con servizio di baby-sitting.