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Aspettiamo due bimbi in affido: ma quante spese!! I servizi sociali ci aiuteranno in qualche modo?

Carissimi Amici dei Bambini, stiamo aspettando l’ingresso in casa dei due minori che abbiamo preso in affido.  Visto l’ammontare delle spese da sostenere, si ha diritto a rimborsi? Come si fa a chiederli? Risponde Cristina Riccardi mamma affidataria e membro del consiglio direttivo di Ai.Bi. con delega all’accoglienza familiare temporanea

Kenya. George “Compiuti 18 anni l’ istituto mi ha mandato via, ma per fortuna ‘fuori’ c’erano gli operatori di Ai.Bi”

George ha 24 anni ed è cresciuto in un centro per minori di Nairobi dopo essere stato abbandonato. Sin da piccolo ha dimostrato caparbia e desiderio di un futuro migliore. Dopo aver beneficiato delle formazioni di Ai.Bi. su “life skills” e imprenditorialità, sta facendo uno stage al “St Joseph Mukasa Hospital” dove lavora di giorno, mentre la sera frequenta l’università come studente part-time. Tutto ciò grazie al Sostegno a Distanza.

La testimonianza di Tommaso (universitario Luiss) : “Che ci fa un romano a Vizzolo Predabissi in una casa di Ai.Bi? Beh, ci lascia il cuore”.

Tommaso è uno dei 6 studenti universitari che hanno aderito al progetto “VolontariaMENTE”, promosso per il secondo anno consecutivo da Ai.Bi. e Fondazione Sinderesi Praticare l’Etica con l’Università LUISS Guido Carli. Giorni intensi a contatto con i bambini delle strutture di accoglienza di Ai.Bi….che gli hanno rubato il cuore!

L’ironia del paradosso incontra la musica: RESTATE! La canzone che incoraggia le adozioni internazionali!

Tra interpellanze e rimborsi la scialuppa di salvataggio per i genitori adottivi è l’ironia del paradosso.
Come è possibile che la volontà di contrastare l’abbandono minorile nel mondo sia a sua volta contrastata?
Ridiamoci su…cantando! Così Massimo Caprini esorta le coppie adottive a non scoraggiarsi nell’intraprendere l’iter adottivo! Rivisitando la canzone “Tra le granite e le granate” di Gabbani, Caprini canta il ritardo della CAI degli ultimi 3 anni e mezzo sottolineando come l’iter adottivo sia passato da un meraviglioso atto d’amore  all’ingresso nell’Inferno dantesco. Nessuna sconfitta trapela però dalle sue parole: la “hit dell’estate”  versa nuova luce sul futuro delle adozioni, inaugurato dalla nuova presidente della Cai, Laura Laera.  La porta dell’Inferno dantesco è finalmente abbandonata: da “lasciate ogni speranza se adottate” si passa a “lasciate ogni dubbio se adottate!” Guarda il video della canzone.

Abbiamo deciso di adottare: serve frequentare i corsi di formazione degli enti e confrontarsi con altre famiglie?

“Con mia moglie Lucia abbiamo deciso di adottare. Una decisione non facile dal punto di vista emotivo e alla quale siamo arrivati dopo meditate riflessioni. Pensiamo che sia il modo più alto e giusto per dare una casa a un bambino abbandonato. Nello stesso tempo ci rendiamo conto che non è una cosa semplice ne’ per il bambino che arriva da un Paese con usi costumi completamente diversi e con un proprio background ‘complesso’ dato da anni in istituto e di solitudine; sia per noi del tutto impreparati a fare da genitori. Abbiamo sentito di incontri con enti e famiglie “preparatori”. E’ utile frequentare corsi di formazione presso gli enti autorizzati? Funzionano davvero?”. Risponde l’Ufficio stampa di Ai.Bi