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“Caro Renzi, non basta l’amore: ascolta i figli adottivi”

Ho 41 anni, sono figlia adottiva di nazionalità italiana, mamma biologica e madre adottiva. In tutto questo dibattito egoistico, egocentrico e disumano, a cui sto assistendo impotente in queste ultime settimane, manca a mio avviso la voce e l’opinione di chi “subisce” (solitamente in senso positivo) un’adozione. – Risponde il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio

Ai.Bi. a Radio Maria: Quale futuro per le adozioni dopo le unioni civili?

Che futuro avranno le adozioni in un Paese che ha preso la strada delle unioni civili? Se ne è parlato domenica 28 febbraio su Radio Maria, durante la tavola rotonda “Il problema delle adozioni nell’Italia che approva le unioni civili”, moderata da Marco Invernizzi, a cui hanno partecipato il presidente e la responsabile Area Estero di Ai.Bi. Marco e Valentina Griffini e la rappresentante del Sindacato delle Famiglie Gianna Savaris.

Gandolfini: “Per annullare la deriva antidemocratica in corso l’unica risposta è un ‘no’ alla riforma costituzionale”. Un esempio? Nell’adozione internazionale la democrazia non c’è già più da 2 anni

Se in un Parlamento con due Camere il disegno di legge sulle unioni civili rischia di passare senza il minimo dibattito parlamentare, come è già successo al Senato, che cosa potrà mai succedere quando, una volta approvata la riforma costituzionale ideata dal governo, la Camera legislativa sarà una sola e l’esecutivo potrà contare su una maggioranza bulgara? È questo il punto centrale del botta e risposta di questi giorni tra il premier Matteo Renzi e il portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” Massimo Gandolfini.

I figli sono “troppo cristiani”, i servizi sociali tolgono i bambini alla famiglia

Il succo della storia è semplice: una famiglia cristiana che vive in Norvegia è stata privata dell’amore dei propri figli perché li educava “troppo cristianamente“. Una storia di discriminazione “religiosa” nell’Europa che dovrebbe dirsi cristiana. La vicenda di Ruth e Marius Bodnariu, lui rumeno e lei norvegese, ha sollevato le proteste di mezzo mondo, con campagne di sestegno internazionale. Insieme hanno 5 figli: Eliana (9 anni), Noemi (7 anni), Matei (5 anni), Ioan (2 anni) e Ezekiel (4 mesi).

Quei bimbi che nessuno vuole

Nel 2015 la Sardegna è stata fortunata e generosa: due famiglie hanno adottato quattro bambini ciascuna. Altre due coppie, tre ciascuna. Ma non va sempre così bene. Le adozioni sono dimezzate dal 2010 a oggi: per la burocrazia, l’aumento dell’età media dei bimbi, i costi alti. Intanto fa discutere la paternità di Nichi Vendola e del suo compagno Eddy.