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Adozioni internazionali. Amici dei Bambini ottiene il riaccreditamento in Messico: da oggi si può adottare su tutto il territorio nazionale

La siesta dell’accoglienza è finita. Amici dei Bambini ha ottenuto il riaccreditamento in Messico. L’autorizzazione a operare nel settore delle adozioni internazionali nel Paese centroamericano – concessa dal Sistema Nacional Dif (Disarrollo Integral de la Familia), Autorità Centrale di Città del Messico –  avrà una durata di 4 anni, fino a giugno 2019.  Quello ottenuto in questo 2015 è un riaccreditamento speciale per Ai.Bi.: per la prima volta, esso apre la possibilità di adottare in tutto il territorio nazionale messicano e non in un solo Stato della federazione.

Su skype mi ha detto “Mamma quando vieni a prendermi?”

ciao a tutti!! eccomi qui…tra 5 giorni finalmente la sentenza, non sto più nella pelle!! e poi finalmente partiamo (non so quando) spero vivamente prima di Natale… la mia piccola la vedo tutte le domeniche su skype e parliamo (in bulgaro) per più di un’ora… sono così felice… mi dice sempre: “mamma quando vieni a prendermiiiiiiii” che dolce…

Moldova. Il dramma dei bambini ‘intrappolati’ negli istituti: in 4 mila sognano la famiglia

Negli ultimi 15 anni, nessun bambino dell’istituto di Straseni è stato adottato, anche se molti di loro non hanno parenti e avrebbero voluto avere una famiglia tutta loro. L’amministrazione dell’istituto dice che questo succede a causa della superficialità di certi funzionari. Nel frattempo, i bambini crescono, nessuno li adotta e quando lasciano l’istituto, sono costretti a cavarsela da soli. Riportiamo il racconto di Lenutza, una delle bambine ospiti dell’istituto di Straseni: l’unica sua famiglia e casa. Ora Lenutza ha 15 anni e da quanto si ricorda, li ha vissuti tutti qui.

Legge di Stabilità. Un fondo ad hoc per le adozioni internazionali. Ma senza una nuova Cai sarebbero soldi sprecati

Il disegno di legge Stabilità per il 2016 “resuscita” il Fondo per le adozioni internazionali. Un’operazione che potrebbe ridare un po’ di fiato alle famiglie che continuano a sostenere ingenti spese per accogliere un bambino straniero, ma che rischia anche di essere vanificata dall’attuale situazione di paralisi in cui versa la Cai.