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Bello che fa bene estate 2015. Dalla Mercedes Smart agli occhiali da sole Pucci: ogni prodotto raddoppia il suo valore”

“Paghi uno e prendi due” propone il consumismo scaltro o ancora “Approfitta di questa offerta…e risparmierai…” o ancora “Fuori tutto a prezzi stracciati”. Tutti slogan pubblicitari che rispondono alle leggi del commercio. Ma nessuno di questi può salvare la vita di un bambino destinato alla solitudine. Quello che invece è possibile con il “Bellochefabene”, l’evento solidale dell’estate 2015 promosso da Ai.Bi., Amici dei Bambini.

Verso il Sinodo sulla famiglia: “La realtà dell’adozione va valorizzata e approfondita”. Meno male che c’è Francesco!

Qualcuno che abbia ancora a cuore l’adozione internazionale c’è: è la Chiesa, impegnata a incoraggiare e promuovere in prima persona l’accoglienza dei bambini abbandonati. Lo dimostra l’Instrumentum Laboris predisposto in vista del Sinodo sulla famiglia convocato da Papa Francesco dal 4 al 25 ottobre 2015. Il documento recepisce e amplia quanto già approvato dai padri sinodali in occasione dell’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi che si è tenuta nel 2014. Il IV capitolo dell’Instrumentum Laboris, dedicato al tema “Famiglia, generatività, educazione”, comprende un punto appositamente riferito all’adozione e all’affido.

Il secondo appello dei genitori di Valeriy. “Possibile che in Italia non ci sia una famiglia che voglia adottare il fratello di nostro figlio?”

E’ stato lui a chiedercelo. Guardando la foto di quel fratello mai conosciuto, da cui è stato separato alla nascita, ci ha detto: ‘Mamma, papà per favore trovatelo’ e portatelo qui”. A parlare è  Cristina (nome di fantasia), mamma adottiva di Valeriy, un bambino dell’Europa dell’Est di 7 anni, arrivato in Italia da circa 2. Pensava di potersi buttare alle spalle gli anni passati in istituto, i ricordi di un’infanzia rubata: abbandonato dalla sua mamma biologica alla nascita, non ha mai conosciuto l’affetto di una famiglia. E soprattutto non ha mai saputo di avere due fratelli, affidati ad un istituto diverso dal suo. Ignorando così l’uno l’esistenza degli altri.  

Siria, emergenza carburante getta nord del paese sull’orlo del baratro: fermi ospedali, panifici e aiuti umanitari. Appello per il forno di Ai.Bi. a Binnish

Non passa quasi giorno, in Siria, senza che si scateni una nuova “emergenza nell’emergenza”, con gravi conseguenze per la popolazione, già duramente provata da oltre quattro anni di guerra. Adesso tocca al carburante, che da circa una settimana a questa parte è diventato di fatto irreperibile in quasi tutta la zona a nord del paese.