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Foggia – Termoli – Macerata – Ravenna: il professor Dix risale la penisola con la sua speciale lezione di solidarietà

Inizia la penultima settimana di viaggio del professor Dix. La simpatica mascotte del progetto “Mettiti nei miei panni – usati, lavati, donati”, ideato dalla ditta Henkel con Amici dei Bambini sotto il segno di “Dixan per la scuola”, dal 4 all’8 maggio sarà nelle scuole primarie di Foggia, Termoli, Macerata e Ravenna.

Cina.“Atterrati finalmente: stanchi ma felici e quasi raddoppiati!!! E ora è solo Italia!!

Il mega gruppo di 12 famiglie partite per la Cina il 10 aprile scorso ha fatto ritorno in Italia: dopo il primo incontro a Xi’An con i loro bimbi, le emozioni dei primi giorni, delle prime “conoscenze” e gite in giro per la città e per Pechino, è ora di tornare a casa. In  Italia. E così il gruppo, quasi raddoppiato, si è imbarcato: e ieri i bimbi con gli occhi a mandorla sono arrivati nelle loro nuove case con i loro mamma, papà e fratellini adottivi.

Kathmandu: Silvia Cappelli (cooperante Ai.Bi.) “Sorridere vuol dire ridare speranza. Così abbiamo inventato il ‘gioco della mascherina’”

Morte, distruzione, devastazione, miseria e povertà. Ma trovare, comunque, la forza di sorridere. Perché nel sorriso risiede la vera forza: quella della speranza. E’ quello che stanno facendo Fulvia e Silvia, le due cooperanti di Ai.Bi., Amici dei Bambini, che instancabilmente non si staccano dai più piccoli e fragili, i bambini: le prime grandi vittime del terremoto che ha distrutto Kathmandu lo scorso 25 aprile. E allora ecco che anche indossare la mascherina, necessaria per proteggersi dalle esalazioni provenienti dai cadaveri che vengono bruciati per strada e dai rifiuti in decomposizione, diventa un momento “di gioco”. 

Nepal. Sale ancora il numero delle vittime: 7.200. E davanti al rischio epidemie è sempre più urgente sostenere l’accoglienza interfamiliare

È una tragedia senza fine quella che ha colpito il Nepal. Secondo le autorità locali, il bilancio delle vittime del sisma che il 25 aprile ha sconvolto il Paese asiatico sarebbe salito a 6.198 morti e 13.827 feriti. Ma si tratta purtroppo di un bollettino destinato ad aggravarsi ulteriormente.

Nepal, avviato il progetto di accoglienza interfamiliare: sostenere famiglie nepalesi che ospitano nella propria casa altre famiglie a cui il terremoto ha tolto tutto

La prima ricostruzione da avviare è quella dell’animo. Ridotto in macerie come la maggior parte degli edifici che fino a sabato 25 aprile erano la dimora di una popolazione povera ma laboriosa come quella nepalese. Gente che oggi, a meno di una settimana dal sisma che ha colpito il suo Paese, si trova in gran parte costretta a dormire in strada, senza acqua, cibo, medicinali, coperte.

Silvia Cappelli (Cooperante Ai.Bi.) “Il telefono ha squillato e non ho avuto dubbi: dovevo partire per Kathmandu. I bambini hanno bisogno anche di me”

“Quando ha squillato il cellulare, prima ancora di vedere il numero sul display, ho capito che era arrivato il momento di partire per il Nepal. Sono una cooperante Ai.Bi. ed esserlo vuol dire sposare una precisa missione: essere sempre in prima fila in difesa dei più fragili, i bambini innanzitutto”. Inizia così il racconto di Silvia Cappelli, cooperante di Amici dei Bambini partita ieri (28 aprile) per  Kathmandu dove ad attenderla c’è l’altra cooperante Ai.Bi. Fulvia Clerici.