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La Cina ci ripensa, basta figlio unico

L’allarme arriva da Ma Jiantang, direttore dell’ufficio nazionale di statistica di Pechino, il funzionario che elabora i dati necessari a impostare politiche e decisioni: «E’ la prima volta da molto tempo a questa parte che assistiamo a un calo così drastico della popolazione in età lavorativa».

Sono pronto, ora posso prendere per mano una mamma e un papà

Il bambino ha 3 anni ed è dell’est Europa. Un anno dopo la sua nascita gli è stata diagnosticata una doppia emiparesi ma grazie ad un intenso lavoro di riabilitazione ha notevolmente recuperato il proprio deficit relativo agli arti superiori. Riesce ora a muovere bene le mani. E’ un bambino molto affettuoso. Con un buon sostegno emotivo, una notevole riabilitazione e una famiglia che possa accoglierlo, il bambino potrà recuperare senza grosse difficoltà. LEGGI TUTTO…

Guatemala, la sfida dell’adozione internazionale: aspettare il figlio per 5 anni e sperare ancora

Li chiama “Mama” e “Papi”, e loro lo chiamano “hijo”, figlio. E mentre lui corregge il loro spagnolo americanizzato, i genitori gli insegnano l’inglese. A guardarli da fuori, sembrano una qualsiasi famiglia adottiva, peccato che abitino a quasi 5.000 km di distanza.  Geovany Archilla Rodas ha sei anni e vive in un orfanotrofio alla periferia della capitale del Guatemala. Mentre i suoi genitori statunitensi, Amy e Rob Carr, vivono nel lontano Nevada, un altro mondo. E sono gli unici genitori che il piccolo abbia mai conosciuto.

La storia di Crystal: «Salvatrice» o «Satana»?

È strano mettere l’aggettivo surrogata davanti a mamma nel raccontare la storia di Crystal Kelley che da questa mattina rimbalza da un notiziario a un dibattito negli studi della Cnn. Questa è la storia di una giovane donna che ha lottato contro la medicina, la legge e soprattutto forse contro uno dei nodi più aggrovigliati della morale dei giorni nostri.