Papa Francesco: “Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”

papacoppia_300“La Chiesa ha indicato al mondo che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione. Non lascia spazio a dubbi papa Francesco nel suo discorso tenuto venerdì 22 gennaio in  occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana.

Rivolgendosi ai componenti della Sacra Rota, il Pontefice ha richiamato il percorso sinodale che, tra ottobre 2014 e ottobre 2015, ha permesso ai vescovi di compiere un “approfondito discernimento sapienziale” sul tema della famiglia. Quest’ultima, insieme alla Chiesa, “concorre ad accompagnare l’essere umano verso il fine della sua esistenza”. Lo fanno con gli insegnamenti che trasmettono e la loro stessa natura di comunità di amore e di vita. “Se la famiglia si può ben dire ‘chiesa domestica’ – spiega papa Francesco -, alla Chiesa si applica il titolo di famiglia di Dio. Pertanto lo ‘spirito familiare’ e una carta costituzionale per la Chiesa”.

La famiglia – ricorda il Papa – è fondata sul matrimonio indissolubile, unitivo e procreativo e “appartiene al ‘sogno’ di Dio e della sua Chiesa per la salvezza dell’umanità”.

Nel suo discorso alla Rota Romana, papa Francesco cita uno dei suoi predecessori, il beato Paolo VI, secondo cui la Chiesa ha sempre rivolto “uno sguardo particolare, pieno di sollecitudine e di amore, alla famiglia e ai suoi problemi”. “Per mezzo del matrimonio e della famiglia – Bergoglio continua a citare Montini -, Iddio ha sapientemente unite due tra le maggiori realtà umane: la missione di trasmettere la vita e l’amore vicendevole e legittimo dell’uomo e della donna, per il quale essi sono chiamati a completarsi vicendevolmente in una donazione reciproca non soltanto fisica, ma soprattutto spirituale”.

È con rinnovato senso di responsabilità, quindi, che la Chiesa continua a proporre il matrimonio nei suo elementi essenziali – prole, bene dei coniugi, unità, indissolubilità, sacra mentalità – “non come un ideale per pochi, ma come una realtà che, nella grazia di Cristo, può essere vissuta da tutti i fedeli battezzati”. Dio, infatti, ha voluto rendere partecipi gli sposi dell’amore che Egli  ha per ciascuno di essi e per il quale “li chiama ad aiutarsi e a donarsi vicendevolmente per raggiungere la pienezza della loro vita personale”.

 

Fonte: vatican.va