Perù: cercasi famiglie d’accoglienza per 2.200 minori

perù_2200Vivere nel calore di una famiglia anziché in un freddo istituto. E’ questo l’obiettivo con cui il Ministero peruviano de la Mujer y Poblaciones Vulnerables, attraverso il Programma Integrale Nazionale per il Benessere Familiare (INABIF), ha presentato un progetto di legge sull’Affido Familiare, che ha il fine di restituire ai bambini, alle bambine e agli adolescenti che vivono nei cosiddetti Centros de Atención Residencial (CAR) il diritto di essere figli.

Il viceministro Julio Rojas Julca ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa legislativa, che mira ad un cambiamento socio-culturale, alla creazione di una cultura dell’affido e alla sensibilizzazione della società civile sulle problematiche dell’infanzia, soprattutto di quella che si trova in condizioni a rischio o in un presunto stato di abbandono.

Questa iniziativa cerca di evitare che i bambini vivano nei CAR, offrendo loro la possibilità di stare, almeno temporaneamente, in un ambiente familiare dove possano trovare un’attenzione individuale alle loro necessità affettive, educative, ludiche e di salute. Il tutto per facilitarne un pieno sviluppo della personalità. L’obiettivo è che i bambini possano crescere in seno a una famiglia, come tra l’altro prevede il Codice dei Diritti del bambino e dell’adolescente e la Convenzione Internazionale dei Diritti del Bambino” ha spiegato il viceministro Rojas Julca.

Il servizio di “Accoglienza familiare” ha iniziato a svilupparsi 5 anni fa, grazie alla collaborazione della Fondazione Bucker. Durante il 2012, è stato possibile realizzare con successo 26 inserimenti familiari di minori.

Attualmente, nei vari istituti gestiti dall’INABIF, si trovano circa 2.200 bambini, bambine e adolescenti, molti dei quali arrivano per una accoglienza solo temporanea, ma finiscono poi per rimanere molto tempo, nonostante gli sforzi delle istituzioni per reinserirli nelle rispettive famiglie d’origine o per dichiararne lo stato d’abbandono, al fine di dare loro una nuova famiglia adottiva.