Pisapia e le adozioni agli omosessuali: demagogia allo stato puro! Il vero problema è ridare speranza alle famiglie

Cosa non farebbe il Sindaco di Milano per portare a casa qualche voto… La cosa più inutile e insulsa è preoccuparsi di un problema che riguarda poche decine di individui, quando nel 2012 è scoppiata la crisi dell’adozione internazionale, evidenziata da un crollo delle idoneità pari al 49% (diminuite dalle 6.237 del 2006 alle 3.179 del 2011) e dell’adozione nazionale, manifestata da un calo delle domande di disponibilità, tra il 2006 e il 2010, pari al 35% (dati Centimetri/La Stampa). Come dire: mettiamo da parte i veri problemi (il ritiro di migliaia di coppie dall’adozione) e puntiamo su quelli che procurano voti e consensi.

“Sono d’accordo con la possibilità di far adottare anche alle coppie omosessuali. Meglio avere due genitori, anche se omosessuali, piuttosto che non averne affatto”. Sono le affermazioni del Sindaco Pisapia al Corriere della Sera di oggi, ripetute da tutti i maggiori media nazionali.

Prima di pensare ai gay, occorre porsi il vero problema. E qui Pisapia dimostra purtroppo la sua grande ignoranza (nel senso vero del termine, di colui che non conosce il problema). Infatti se oggi un amministratore pubblico dovesse affrontare il tema dell’adozione affronterebbe il problema della crisi delle adozioni, cioè la fuga delle famiglie dall’adozione internazionale. Perciò, il problema non è tanto trovare omosessuali disponibili ad adottare: è semmai far tornare la fiducia alle famiglie affinché possano adottare i bambini abbandonati.

Il Sindaco Pisapia avrebbe dovuto pensare a questa soluzione perché anche a Milano le idoneità sono crollate. E perché il Comune di Milano non ha fatto nulla per aiutare le famiglie adottive.

Il vero problema, lo diciamo al Sindaco, è ridare speranza: è far ritornare le famiglie ad adottare. È qui che fa la differenza il vero politico, senza che ci sia bisogno di osservazioni puramente demagogiche.