Posso adottare il figlio di mia moglie, che però non ha la cittadinanza italiana?

Salve,

le presento il mio caso. Sono sposato dal 2013. Mia moglie, di origini rumene, ha un figlio nato nel 2004 da una precedente relazione. Il bimbo, non riconosciuto dal padre naturale, risulta di padre sconosciuto. Il bambino vive con noi dal 2011, ha documenti italiani, ma non è ancora cittadino italiano.

Nemmeno mia moglie è italiana, non avendo fatto ancora la richiesta di cittadinanza, dopo il matrimonio.

Vorrei adottare il figlio di mia moglie. Vorrei fare il prima possibile, per poter fare il regalo più grande al bimbo, che per me è già mio figlio ed io sono già suo padre, ma per la legge siamo solo due persone che vivono insieme. Questa sua condizione non gli piace per niente! Grazie sin d’ora per il suo interessamento.

Cordiali saluti

Paolo

 

giudiceGentile Paolo,

è molto bello leggere che Lei e il bimbo vi sentite già padre e figlio. Ad ogni modo la legge Le permette di adottarlo in modo da aggiungere al legame affettivo che si è istaurato, anche un legame giuridico. Secondo le norme vigenti (legge 184 del 1983 aggiornata, in particolare articolo 44 lettera b) l’adozione del figlio del coniuge è sempre ammessa a condizione che vengano prestati i dovuti consensi.

Innanzitutto ha rilevanza che l’adozione sia voluta dal bambino e risponda ai suoi interessi. Trattandosi di un bambino non piccolissimo, è importante sottolineare che la legge richiede il consenso del bambino che abbia compiuto i 14 anni; se invece ha compiuto 12 anni deve essere sentito personalmente; se di età inferiore deve essere sentito in considerazione della sua “capacità di discernimento”. Sotto i 14 anni è comunque essenziale il consenso del genitore naturale del bambino e, più in generale, del suo legale rappresentante.

E’ inoltre richiesto, secondo la giurisprudenza, che tra l’adottante e l’adottando vi sia effettivamente un legame.

Per procedere, basta fare una apposita istanza al Tribunale per i minorenni competente in base al luogo di residenza del bambino, anche senza l’assistenza di un avvocato.

Tanti auguri per questa bellissima scelta!

Cordiali saluti

Ufficio Diritti di Ai.Bi.