Presentate le Linee di indirizzo per l’affidamento familiare: ma i nodi della temporaneità e il ruolo del privato sociale non sono stati risolti

A cosa servono delle linee di indirizzo per l’affidamento familiare se per mancanza di risorse non potranno mai essere messe in atto dai servizi sociali?

Sono state presentate il 22 Novembre dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali “Le linee di indirizzo per l’affidamento familiare”, frutto di un importante lavoro di riflessione e confronto svolto dalla Cabina di Regia del progetto nazionale “Un percorso nell’affido”.

Il Tavolo Nazionale Affido, organo di collegamento tra le principali associazioni e reti di famiglie affidatarie d’Italia, ha contribuito con proposte nate dalle esperienze maturate “sul campo” e da un lavoro di approfondimento e confronto interno. Purtroppo sono esigui i suggerimenti recepiti.

Pur sempre perfettibili, le Linee di indirizzo rappresenterebbero un documento importante per lo sviluppo qualitativo e quantitativo degli interventi di affidamento familiare e per una sempre maggiore tutela del diritto dei bambini e ragazzi a crescere in una famiglia. Ma a fronte dei continui tagli alle risorse pubbliche per l’affidamento e, più in generale, nel campo delle politiche e degli interventi di protezione minorile e familiare, sorge la domanda di come potranno essere applicate le indicazioni qui proposte.

Dopo un’attenta analisi di lettura del documento si ha l’impressione che i punti fondamentali della realtà dell’affido, quali la temporaneità e la definizione chiara dell’ obiettivo del progetto dell’affido, siano espressi in modo poco determinante; si lascia ancora troppo spazio alla possibilità che un’ accoglienza affidataria possa durare ben oltre i due anni rinnovabili, questo potrebbe provocare un aumento degli affidi sine die.

Si sperava inoltre un ruolo di maggior responsabilità del privato sociale, in tutte le fasi dell’affido.

In tal modo la collaborazione tra pubblico e privato avrebbe potuto essere il valore aggiunto per una ristrutturazione del sistema.