Psicologia dell’Adozione: “Abbiamo appena ricevuto l’idoneità; quindi, abbiamo tutto il tempo che vogliamo per conferire l’incarico…”

Che succede nella mente di alcune coppie dopo aver ottenuto la sospirata idoneità all’adozione? Perché in alcuni sembra intervenire un clima di “rilassamento” che allunga il tempo prima del conferimento dell’incarico?

Quando una coppia ottiene il decreto di idoneità all’adozione internazionale, può accadere che rallenti il passo ed attenda qualche tempo prima di conferire l’incarico all’Ente autorizzato. Questo, sembra stridere con la volontà di diventare subito genitori.

Quello che potrebbe accadere è che le emozioni interferiscano nella percezione del tempo.

Quando ci apprestiamo a vivere un evento molto importante per noi, lo immaginiamo e ci prepariamo al suo arrivo vivendo la sensazione che il tempo “sia rallentato e non trascorra mai”. Tutto ci sembra “lungo ed interminabile” e più vogliamo che arrivi quella data e più ci sembra lontana. Più quindi è sospirata l’idoneità più ci sembra lungo il tempo per ottenerla.

Quando invece finalmente giunge il tanto atteso evento importante e piacevole, la sua durata ci sembra più corta del tempo in realtà trascorso, il “tempo sembra volato”: una festa, una vacanza ecc…

Tariamo la nostra mente quindi su una percezione personale del tempo che è alterata rispetto alla realtà ed è influenzata dalle emozioni.

È come se, quindi, una coppia avesse tarato la propria percezione temporale in modalità “rallentata” nei mesi o anni trascorsi prima dell’ottenimento dell’idoneità, quando ne aspettava l’importantissimo arrivo; servirà quindi qualche mese per “resettare” questa modalità e modificare la propria percezione del tempo “riaccelerandola”.

Tutti i genitori dopo l’adozione dei propri figli riportano la dolorosa sensazione di aver “perso tanto tempo”, di “aver voluto essere accanto a loro anni prima, fin dal loro primo giorno di vita”.

Non tutti i bambini attendono solo i nove mesi di una biologica gestazione per nascere figli, per molti l’attesa si protrae per anni. Prima quindi arriva la consapevolezza in una coppia del reale tempo che sta trascorrendo, conoscendo questa sorta di “distorsione temporale” e prima si potrà rispondere al grido di abbandono dei figli che accoglieranno e realizzare il proprio sogno genitoriale.

“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.”

ALBERT EINSTEIN

Dott.ssa Caterina Calamo – Psicologa e psicoterapeuta Ai.Bi.

Adozione Internazionale: l’importanza della formazione

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