Quanta “Fame di Mamma” c’è in Italia ! Dal 6 al 21 dicembre dona 2 euro con un SMS al 45 505.

adv stampaIn Italia sono circa 30mila i bambini fuori famiglia.  Ogni anno circa 3mila neonati vengono rifiutati al momento della nascita e di questi solo 400 vengono salvati perché abbandonati al riparo nelle culle per la vita o all’interno degli ospedali, degli altri si perde traccia o si ritrovano troppo tardi.

I bisogni vitali di un bambino, specie se abbandonato, mettono in risalto la necessità di un nutrimento non soltanto fisico, bensì interiore e affettivo, una vera e propria Fame di Mamma.

Fame di Mamma è la campagna di Ai.Bi. Amici dei Bambini per dire basta all’abbandono in Italia. L’obiettivo è contribuire al consolidamento e allo sviluppo dei servizi a favore dell’infanzia abbandonata e delle mamme con figli che vivono in situazione di disagio. Dal 6 al 21 dicembre sarà possibile sostenere l’iniziativa, donando 2 euro attraverso il numero 45 505 e 2 o 5 euro allo stesso numero da rete fissa. Lo spot a sostegno della campagna – realizzato dall’agenzia Havas Worlwide Milan e dal regista Ago Panini – andrà in onda nelle reti Mediaset e La7 dal 6 al 19 dicembre 2015.

Attraverso Fame di Mamma in particolare vengono sostenute le strutture di accoglienza di Ai.Bi. Amici dei Bambini, tra cui le case famiglia, le comunità mamma-bambino, le culle per la vita, gli appartamenti per mamme fragili con figlie la Family House,  la prima “clinica per la cura del male dell’abbandono” in Italia.

Come può un bambino essere privato di tutto ciò che rappresenta una mamma…la sua mamma? – si chiede Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini – . Eppure ogni anno nel mondo centinaia di migliaia di bambini ne vengono privati, anche in Italia: nel nostro Paese, infatti, sono più di 3mila all’anno quelli che vengono abbandonati, di cui solo 400 ritrovati. Bambini abbandonati, fili di vita spezzati, che possono essere ripresi e riannodati da due mani ricolme di amore”.

Dal 2006 sono 112 i bambini accolti nelle case famiglia e dal 2011 sono 22 i nuclei mamma–bambino accolti nelle comunità mamma-bambino e negli appartamenti per mamme fragili. Si tratta di donne giovanissime, che hanno subito in gran parte abusi e violenze, con bimbi sotto l’anno di età.  Il progetto di punta della Campagna è la Family House, la prima clinica in Italia per curare il male dell’abbandono e in quanto tale fornisce servizi a 360° a sostegno della famiglia e dell’accoglienza di minori e mamme in difficoltà. Esistono cliniche per tutto: per i disturbi alimentari, per la cura delle dipendenze, per la salute mentale, ma non esisteva, fino ad oggi, una clinica per curare fin dal primo insorgere gli effetti di quel male subdolo e invisibile che è l’abbandono, quella ferita profonda che solo l’amore di un’altra famiglia – adeguatamente formata, supportata e nutrita – può rimarginare.

È qui che si trova la prima culla per la vita di Ai.Bi. Amici dei Bambini, uno strumento di aiuto, solidarietà e vicinanza alle madri in difficoltà che arrivano alla scelta estrema di abbandonare il proprio bambino. La speranza è quella che si possano evitare gesti disperati e salvare le vite umane più deboli e indifese, i neonati. Un pronto soccorso per salvare le giovani vite dal cassonetto e prevenire l’aborto.