Quarta ondata covid. Ecco dove le mascherine all’aperto sono già obbligatorie e intanto monta l’ira contro i non vaccinati

Obbligo di mascherine in occasione delle festività natalizie anche all’aperto ad Aosta, in Alto Adige, Bergamo, Bologna, Milano, Padova e Trento

Mentre sale la preoccupazione per la quarta ondata di covid e si conferma ancora una volta la necessità di vaccinarsi tutti e in fretta, per cercare di sconfiggere il terribile virus, distanziamento, disinfezione delle mani e utilizzo delle mascherine rimangono sempre validi alleati della nostra quotidianità.

Soprattutto in merito a queste ultime, mentre il governo ne ribadisce in zona bianca l’obbligatorietà nei luoghi chiusi e in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o via sia pericolo di assembramento ed  in zona gialla, arancione e rossa, anche all’aperto, i sindaci di molte città del nord Italia, hanno deciso di alzare il proprio livello di guardia, inserendo alcune restrizioni in più.

Mascherine in zona bianca, anche all’aperto. Vediamo dove con l’aiuto di quanto descritto dal Sole24Ore:

In Alto Adige vige, ad esempio, l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e sui mezzi pubblici è possibile salire esclusivamente se muniti di Ffp2, ma in previsione del periodo natalizio e del maggior numero di persone che si appresteranno a circolare per le vie dello shopping, molte altre città hanno deciso di aggiungere nuove restrizioni straordinarie a quelle già previste dal governo.

A Bologna, fino al prossimo 9 gennaio: “nell’area del centro storico delimitata dai viali di circonvallazione sarà obbligatorio – informa il quotidiano- indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche in tutti i luoghi all’aperto”.

Anche nell’effervescente Milano, in concomitanza con l’avvio di molte manifestazioni all’aperto legate al periodo natalizio, è stata siglata un’ordinanza per rendere obbligatorio, fino al 31 dicembre, dalle 10 alle 22, l’utilizzo delle mascherine anche all’aperto, per chi si trovi a passeggiare in alcune delle vie più amate dalla movida. “Le vie comprese nel provvedimento – chiarisce il Sole24Ore –sono le centralissime piazza Castello, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio, via Orefici, via e piazza Mercanti, piazza del Duomo, Galleria e corso Vittorio Emanuele II e piazza San Babila”.

Mascherine all’aperto, fino alle 2 della mattina del 1 gennaio 2022, anche a Bergamo, sempre dalle 10 alle 22 e sempre nelle vie più in voga per il passeggio: “in centro città, per le vie dello shopping e in Città Alta, oltre che nei mercati e nei mercatini di Natale”.

I dispositivi di protezione dovranno essere indossati all’aperto fino al 31 dicembre a Padova per tutto il giorno e in tutto il centro storico. Mascherine e ingressi a numero chiuso anche a Trento, per scongiurare l’insorgere di casi di covid durante la permanenza dei mercatini natalizi e in centro ad Aosta nei fine settimana e nei festivi fino a domenica 9 gennaio.

Covid. Sale la tensione tra vaccinati e No Vax

E se da una parte si cerca di mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari per contrastare e sconfiggere il virus, dall’altra sale l’insofferenza verso chi, ha deciso di scegliere di non vaccinarsi.

In Alto Adige, dopo lo scattare della zona rossa, ad Ortisei e in altri comuni del sud Tirolo, la tensione è alle stelle e la paura è quella di perdere anche questa stagione sciistica e turistica, con la conseguente possibilità di guadagno.

A Ortisei – racconta Repubblica– cuore del turismo ladino, i negazionisti scoprono minacce anonime tra la posta. Chi accetta il siero viene invece attaccato per strada. «Un gruppo di ragazzi – dice Daniel Perathoner, venditore di presepi – mi ha gridato traditore. L’accusa? Aver ceduto a Roma per non perdere clienti”.

Il paradosso – osserva il quotidiano è che: “il vaccino garantisce lavoro e armonia sociale, ma nelle valli-simbolo del turismo sulla neve resiste il primato No Vax”.