RDC: Nuovi progetti in avvio

È tempo di grande fermento per Ai.Bi. nella Repubblica Democratica del Congo!
A dir la verità, lo è sempre perchè gli impegni e le sfide a favore dei bambini senza famiglia non mancano mai (né qui, né altrove), ma a breve partiranno due nuovi progetti che ci vedono protagonisti.
Il primo si intitola “Emancipazione e futuro per i bambini abbandonati nei Centri di Kinshasa” e sarà finanziato direttamente dalla Commissione per le Adozioni Internazionali, l’organo centrale italiano che regola tutto ciò che riguarda le adozioni all’estero. L’ente proponente di questo progetto è l’Associazione Nova, un’altra organizzazione italiana impegnata nel settore delle adozioni, e insieme a loro abbiamo steso questa proposta di azione per due motivi principali: migliorare la situazione legata alla malnutrizione/denutrizione nei 5 Centri d’accoglienza oggetto di intervento e promuovere il diritto all’identità e il diritto alla famiglia di ciascun minore, così come affermato nella Convenzione ONU del 1989.
Gli obiettivi principali che ci poniamo attraverso questo progetto sono la realizzazione di pollai, porcilaie, vasche per l’itticoltura ed orti direttamente all’interno dei Centri di intervento (che serviranno a sostenere dal punto di vista alimentare i minori che vi sono ospitati), il reinserimento nella famiglia d’origine di almeno 50 bambini e la registrazione anagrafica per altrettanti minori.
Il secondo, invece, si intitola “Rafforzamento dei servizi di salute materna e riproduttiva in Africa Sub-Sahariana” e sarà finanziato dalla Regione Toscana. Diversamente dal progetto descritto in precedenza, quest’ultimo sarà implementato in 4 Paesi africani contemporaneamente, ovvero Senegal, Burkina Faso, RDC e Sudafrica. Attraverso di esso vogliamo contribuire alla realizzazione di due Obiettivi di Sviluppo del Millennio, quelli riguardanti la salute materno-infantile e la lotta contro l’HIV-AIDS.
Restringendo il cerchio solo al contesto congolese, è nostra intenzione migliorare il sistema sanitario di due Centri di Kinshasa (CDEPOMV-Maman Kulutu e Fondazione Viviane) potenziandone le capacità operative, gestionali e comunicative: saranno infatti acquistate delle nuove strumentazioni per questi centri al fine di prevenire la trasmissione del virus HIV tra madre e figli, sarà svolta una formazione sulla gestione amministrativa e sarà creato un tavolo di coordinamento con le altre realtà locali che lavorano nell’ambito sanitario. Infine, sarà effettuata una sensibilizzazione sui temi della prevenzione all’HIV e delle gravidanze precoci avente come destinatari gli adolescenti dei quartieri in cui sono situati i centri medici.
Sono problemi seri e complessi quelli che vogliamo risolvere, ma con la dedizione e la perseveranza che ci caratterizzano, siamo sicuri di poter contribuire al miglioramento delle vite di tanti minori abbandonati e di tante famiglie.