Regione Friuli: contributo di 7.500 € per ogni adozione internazionale

friuliNovità positive in arrivo dalla Regione Friuli Venezia Giulia per chi accoglie un bambino in adozione internazionale o in affido. Si possono infatti domandare fino a 7.500 euro per coprire al 70 per cento le spese di viaggio e di soggiorno nel caso di adozioni internazionali.

La condizione necessaria per usufruire dei benefici fiscali è di risiedere nell’Ambito socio assistenziale 4.5, di cui fanno parte oltre al capoluogo friulano di Udine anche Campoformido, Martignacco, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia, Pozzuolo, Pradamano e Tavagnacco.

Le famiglie adottive e affidatarie possono chiedere il rimborso delle spese sostenute per i servizi e gli interventi di sostegno e per i servizi e i presidi sanitari del minore con più di 12 anni o portatore di handicap.

Tra le altre facilitazioni previste da Regione Friuli, vi sono provvedimenti di sostegno al genitore separato che ha in affido i figli e che non riceve dall’ex partner l’assegno di mantenimento deciso dal giudice. Se l’indicatore Isee è inferiore a 21.969,44 euro, se è stata fatta querela per omesso versamento e si è inutilmente proceduto esecutivamente contro l’altro genitore, si può domandare il contributo economico.

Novità anche per l’autunno imminente. Sarà infatti emanato un bando che gli uffici comunali stanno predisponendo per l’erogazione straordinaria di 500mila euro alle famiglie udinesi in difficoltà con un indicatore Isee di 15mila euro (tale somma non tiene conto solo del reddito, ma anche ad altri fattori tra i quali il numero dei figli a carico, che fa abbassare l’indicatore). Un occhio di riguardo sarà garantito ai nuclei familiari numerosi.

Per concludere, entro fine 2014 saranno attivate alcune borse lavoro straordinarie (quelle ordinarie sono riservate a chi è stato preso in carico dall’assistenza sociale) in collaborazione con le associazioni

di categoria per chi è senza lavoro e ha esaurito la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali. Queste persone potranno trovare un impiego, sostenuto con fondi pubblici, in aziende del territorio

comunale (a fine settembre la lista di chi ha aderito ) così da evitare di essere presi in carico dall’assistenza. Anche in questo caso, si tratta di un aiuto che riguarda indirettamente i genitori.

 

Fonte: (Il Friuli)