Renzi all’Europa: “tenetevi la vostra moneta, ma lasciateci i nostri valori”

renzi200E’ un Matteo Renzi battagliero quello che ha parlato al Parlamento nella seduta di martedì, in vista del consiglio europeo e dell’avvio del semestre italiano di presidenza del Consiglio europeo. Chi si aspettava un premier remissivo alle istanze dei burocrati europei è rimasto deluso. Il Presidente del Consiglio si è rivolto senza mezzi termini all’Unione europea, chiedendo innanzitutto un cambio di passo deciso da parte dell’Europa sui crescenti flussi migratori che giungono dal Mediterraneo.

O l’Europa cambia direzione di marcia o non esiste possibilità di sviluppo e di crescita”, ha esordito Renzi. E poi: “O l’Europa è in grado di assumere la battaglia contro la disoccupazione o non ci sarà alcuna stabilità possibile”. Una sfida a tutto campo, che investe sì l’economia, ma soprattutto il portato valoriale su cui si vuole costruire il futuro. Significativo l’affondo lanciato sull’immigrazione. Se sulla drammatica pressione migratoria sul nostro Paese, dice il premier, “dobbiamo sentirci dire: ‘il problema non ci riguarda’, rispondiamo tenetevi la vostra moneta, ma lasciateci i nostri valori. Non basta avere una moneta, un presidente in comune, una fonte di finanziamento comune, o accettiamo destino e valori in comune o perdiamo il ruolo stesso dell’Europa davanti a se stessa”.

In questa logica il premier ha osservato che il momento attuale è cruciale per l’Europa: “Oggi siamo a un bivio molto importante. Il futuro dell’Europa non dipende da chi mettiamo a fare il presidente. Prima diciamo dove andiamo e poi chi guida”. E poi un attacco deciso ai burocrati europei con un richiamo alla storia del vecchio continente: “l’Europa era una polveriera, una carneficina. Oggi non lo è più, ma non può essere solo la terra di mezzo della burocrazia dove si vive di cavilli, di vincoli e parametri. Milioni di persone non sono morte perché noi ci azzuffassimo intorno ad un parametro”.

E se le grandi tragedie del passato sono ormai alle spalle, il presidente del Consiglio ha sottolineato quella che, invece, si vive quotidianamente alla frontiera mediterranea della Ue: “L’Europa dovrà avere la forza di gestire in modo unitario e condiviso ciò che sta accadendo nel Mediterraneo internazionalizzando l’intervento umanitario con un investimento molto forte in Frontex”. E ha denunciato che sull’immigrazione si sono viste nella Ue prese di posizione “al limite della xenofobia”, concludendo chela civiltà di andare a salvare vite umane non può essere appannaggio di un solo Stato. Chiediamo al Parlamento un mandato per esigere un cambiamento della politica di immigrazione in Europa”.

 

Fonte: ilmessaggero.it