Repubblica Democratica del Congo: segnali di distensione, le ONG si preparano a intervenire

Ieri vi abbiamo raccontato come il nord-est della Repubblica Democratica del Congo, il Nord Kivu, sia al centro di un conflitto tra le forze regolari e le milizie del Movimento 23 Marzo. Gli ultimi aggiornamenti dal nostro personale locale e da fonti Misna riportano qualche buona notizia, anche se resta alta la tensione.

I ribelli sono entrati in città nella giornata di ieri, incontrando una resistenza pressoché nulla dell’esercito regolare e delle truppe dell’Onu. Dopo aver preso il capoluogo del Nord Kivu, le truppe del M23 avrebbero restituito l’aeroporto ai caschi blu.

La notte in città è trascorsa tranquilla, ma l’invito fatto dai ribelli ieri, via radio, di aprire i negozi e di tornare al lavoro è stato raccolto soltanto in parte dalla popolazione, che ha preferito restare nelle proprie abitazioni in attesa che la situazione si faccia più chiara. Di conseguenza solo pochi negozi hanno aperto e lo stesso è avvenuto per gli uffici e le scuole. Ora, mentre il governo congolese si muove per iniziare delle trattative sin qui rifiutate con l’M23, l’emergenza si sposta sulle migliaia di sfollati fuggiti in questi giorni verso il Rwanda.

Quantificare quanti siano è difficile calcolarlo, nel frattempo sono stati allestiti dei campi in città, per quella parte di popolazione che si è riversata per strada. Ai.Bi. e le altre ONG presenti sul campo si stanno preparando per affrontare l’emergenza umanitaria e riportare negli abitanti di Goma ciò di cui hanno più bisogno, un po’ di normalità.