Roma. Boldrini sostiene la campagna Lav per adozioni di cani e gatti ma si dimentica dei bambini abbandonati. Presentate in Parlamento oltre 60 tra interpellanze e interrogazioni e nessuno sembra accorgersene

 

boldriniLa presidente della Camera, Laura Boldrini, ha aperto le porte del suo studio a due ‘ambasciatori’ di eccezione accompagnati dalle delegazioni della Lega anti-vivisezione e dall’associazione dei pensionati: Stella e Fiocco, due cagnolini salvati dal Rifugio Parrelli di Roma, sulla Prenestina, sotto sequestro giudiziario dal 2013.

L’iniziativa promuove le adozioni dei tanti animali adulti che affollano i canili e i gattili di tutta Italia, per i quali la possibilità di essere accolti in famiglia è spesso difficile, cercando così di arginare il randagismo e incentivare le adozioni di cani e gatti adulti.

Un’iniziativa che per la Presidente Boldrini, “sollecita una riflessione che ci porta ad essere più umani e piu’ civili”.

Iniziativa lodevole e nulla da ridire sull’amore e l’attenzione di cui gli animali sono meritevoli. Però dispiace, ancora una volta, riscontrare con grande sorpresa e tristezza come non ci sia “in giro” la stessa attenzione e cura per i bambini abbandonati e quindi la stessa sensibilità e sollecitudine nell’incentivare le adozioni internazionali.

Sembra, infatti, quasi che tutti si inteneriscano maggiormente per il cucciolo di cane e/o di gatto senza casa piuttosto che per un bambino solo, abbandonato e senza famiglia. Per l’adozione di un cane si organizzano campagne, video, spot, i social si sbizzarriscono e tutti si mobilitano per farsi fotografare con cuccioli “da pubblicità”  in braccio o li si ricevono in pompa magna alla Camera.

E i bambini? Non si nota la stessa volontà di promozione all’adozione. Dove sono le campagne di informazione, di sensibilizzazione? Dove sta la politica? Cosa fa per dare una casa ai bambini soli? Soprattutto alla luce e dopo questi ultimi 3 anni di gestione CAI (Commissione adozioni internazionali) sotto l’egida di Silvia Della Monica, di immobilismo totale che ha portato le adozioni internazionali in un crollo vertiginoso.

Una paralisi della CAI imbarazzante su cui non c’è stato alcun intervento da parte della Presidente della Camera. Così come alcuna risposta è  arrivata alle oltre 60 tra interpellanze e interrogazioni sulla crisi delle adozioni internazionali e l’immobilismo della Commissione adozioni internazionali, presentate in questi due anni al Parlamento italiano da esponenti di tutti gli schieramenti politici.

In Italia, infatti, da tempo le adozioni internazionali sono piombate in una fase depressiva ma sembra che nessuno se ne renda realmente conto. La società civile e la politica si dimostrano molto più attente  e sensibili  nei confronti dell’ambiente, dell’inquinamento, degli animali o del lavoro. Tutti argomenti delicati e ognuno nel proprio settore importanti, ma nel grande dimenticatoio è caduto il bambino abbandonato.

Lui è l’unico grande vero “protagonista assente”, un fantasma di cui nessuno si accorge. Ci sono 168 milioni di bambini per strada o negli istituti, che soffrono la solitudine, l’assenza di una famiglia, di una casa sicura. Questo evidentemente non è altrettanto “mediatico” o meritevole di attenzione da parte delle nostre istituzioni. Eppure adottare un bambino abbandonato è l’atto di giustizia più grande che si possa mai fare. Ma la società italiana non sembra accorgersene.