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Adozioni internazionali. “Genitori si diventa”: Il dovere di diligenza in capo all’Ente autorizzato non si estende alla verifica dello stato di adottabilità del minore

Dopo le assurde dichiarazioni dell’ex vicepresidente della CAI, Silvia Della Monica (“Gli enti autorizzati sono associazioni che hanno il compito di assicurare l’adottabilità dei bambini. È loro compito verificare sul posto, perché il quel momento, in quelle attività, rappresentano lo Stato italiano…”) da più parti vengono pubblicate precisazioni di ciò che, invece, la legge e le convenzioni internazionali prevedono. Come fa l’avvocato Heidi Barbara Heilegger in questo preciso e documentato articolo pubblicato sul sito di “Genitori si diventa”.

Adozione internazionale. Che cosa chiediamo ai nuovi vertici Cai? 1. Riportare pace nel sistema Italia – 2. Valorizzare la risorsa famiglia – 3. Ristabilire la fiducia con i Paesi di origine – 4. Porgere le scuse a RDC e Bulgaria

Riportare la pace nel sistema italiano dell’adozione internazionale, valorizzare la famiglia adottiva come risorsa, ristabilire la fiducia tra il nostro Paese e quelli di origine dei bambini adottati e ricostruire i rapporti con le autorità di quegli Stati come Repubblica Democratica del Congo e Bulgaria  che si sono visti coinvolti, loro malgrado, nelle vicende più oscure che hanno interessato l’adozione in questi anni. Sono queste le priorità, secondo Amici dei Bambini, sulle quali dovrebbero concentrarsi fin da subito i nuovi componenti della Commissione Adozione Internazionali, sui cui nomi si rincorrono in questi giorni voci sempre più insistenti.

Benvenuta nuova CAI ! Dal decalogo della Boschi il programma di lavoro della Commissione per il rilancio della cultura delle adozioni internazionali

Quelli che si stanno vivendo per ora sono giorni febbrili di continua e costante attesa che vengano ufficializzati i nuovi vertici della CAI (Commissione Adozioni internazionali). Nomi che si rincorrono e che trovano conferma in vari ambienti e da “fonti” diverse.  Insomma la nuova CAI, Presidente, vice presidente e direttore generale, ufficiosamente c’è: manca l’annuncio ufficiale.

Adozione internazionale nel caos. Di Biagio (AP) “Riattivare immediatamente il trend operativo della CAI e ‘collocarla’ presso il Ministero degli Affari Esteri”

Una fattiva e immediata riattivazione della Cai e soprattutto la sua collocazione presso il Ministero degli Affari Esteri. Questi i due punti principali della interpellanza che Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare ha presentato al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per i rapporti con il Parlamento.

Adozioni internazionali. Sono partiti i 45 giorni di tempo per la nomina dei nuovi membri della Cai “Buttiamoci alla spalle 3 anni di stallo e inefficacia. Ora forse è la volta buona”

Il 13 febbraio è scaduto il mandato di Silvia Della Monica, vicepresidente, ma per lungo tempo anche delegata a presidente, della CAI, la commissione adozioni internazionali. Come ricorda il blog “Quarantadue” (che riportiamo integralmente, sono partiti così i 45 giorni di tempo per la nomina dei nuovi membri. E proprio in questi giorni diversi sono gli appelli e le speranze che finalmente la Cai cambi il passo e che le adozioni internazionali tornino ad essere il fiore all’occhiello dell’Italia. Come questo che riportiamo nella sua versione integrale.

Adozioni internazionali. La denuncia dell’Ufai all’Anac ( Autorità Nazionale anticorruzione): “La CAI non rispetta i doveri di pubblicità e trasparenza propri di una istituzione pubblica”

L’Ufai ha segnalato all’Anac (Autorità nazionale per anticorruzione) i disservizi della Cai “è inammissibile che non comunichi di fatto con le famiglie, abbia disattivato il numero verde, e nonostante le segnalazioni inviate via email, raccomandata e via PEC, non abbia dato risposta”

Lo stallo delle adozioni e un sistema inefficiente. Family for children lancia una petizione on line per chiedere la nomina del Presidente della CAI

La CAI non svolge più il suo ruolo e non dà le autorizzazioni a operare in nuovi Paesi. Dal 2014 non pubblica il rapporto statistico…Non c’è alcuna comunicazione con le famiglie e non c’è trasparenza. Le famiglie hanno bisogno di documenti, dati, certezze, e non opinioni e passaparola”. Poche righe dirette e concise con cui Familyforchildren lancia on line sulla piattaforma avaaz.org una petizione con cui chiede al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, l’immediata nomina del presidente della CAI, Commissione Adozioni Internazionali.