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Rimborsi adozioni. L’avvocato mi consiglia di fare un’azione giudiziaria contro la CAI

Oggi abbiamo ricevuto una lettera dall’avv. … “Sono passati ormai diversi mesi da quando, per vostro conto, ho inviato delle diffide stragiudiziali alla Presidenza del Consiglio ed alla CAI.  Ad oggi non ho ricevuto il benché minimo riscontro. Innanzi a tale comportamento ritengo che l’unica via utilmente percorribile sia quella di una azione giudiziaria…”

Adozioni e coppie gay, l’ingiusta strada

«Comprare non è amare». Uno slogan che sembra inventato ora, e che invece risale agli anni 80 del Novecento. Fu l’Anfaa, l’Associazione famiglie affidatarie e adottive, a coniarlo: si era nel bel mezzo della battaglia per regolamentare le adozioni e per fermare quello che allora veniva chiamato «il traffico dei bambini».

Adozioni internazionali. Blundo (M5S): “Istituire un Fondo per le vittime di frodi”. Di Biagio (Ap) “Uno specifico per la sussidiarietà”

Istituire un Fondo di Solidarietà per le vittime di frodi nelle adozioni internazionali e un Fondo per la sussidiarietà delle adozioni internazionali a decorrere dal 2016. Questi in sintesi i due emendamenti presentati rispettivamente da Rosetta Blundo,  senatrice del M5S, e da Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare (AP) come ipotesi di intervento sull’articolo 25 e in particolare sul Fondo per le adozioni internazionali.

Con la legge di Stabilità 2016 ci sono speranze per il rimborso delle spese per l’adozione internazionale?

Ho letto che nella legge di Stabilità figurano 15 milioni che il governo metterebbe a disposizione delle adozioni internazionali. Se fosse vero, finalmente si aprirebbe qualche speranza per le famiglie adottive che da troppo tempo attendono un rimborso per le enormi spese sostenute nel corso dell’iter. – Risponde Marco Griffini (nel ritratto)

Legge di Stabilità. Un fondo ad hoc per le adozioni internazionali. Ma senza una nuova Cai sarebbero soldi sprecati

Il disegno di legge Stabilità per il 2016 “resuscita” il Fondo per le adozioni internazionali. Un’operazione che potrebbe ridare un po’ di fiato alle famiglie che continuano a sostenere ingenti spese per accogliere un bambino straniero, ma che rischia anche di essere vanificata dall’attuale situazione di paralisi in cui versa la Cai.

Marisa Nicchi (SEL): “Per rimettere in funzione la CAI, le adozioni internazionali dovrebbero essere di competenza del ministero Affari Esteri”.

Ennesimo atto parlamentare sulle inefficienze organizzative, correttezza e trasparenza della CAI (Commissione adozioni internazionali): con questo a firma di Marisa Nicchi (Sinistra Ecologia e Libertà) sono 29 tra interpellanze e interrogazioni presentate ad oggi coinvolgendo ben 216 parlamentari firmatari. Nicchi  si domanda “se in un contesto di geopolitica in perenne mutamento non sarebbe meglio se le adozioni fossero materia anche di dicasteri forti come quello degli Esteri”.