Storie di Adozione Internazionale. Colombia. Mamma sarei voluto nascere dalla tua pancia

Adottare è occupare una sedia lasciata vuota da altri…


Mamma sarei voluto nascere dalla tua pancia”.

 Come un fulmine a ciel sereno, sommersi dalle scatole nel mezzo di un trasloco, dice così mio figlio adottivo François, di 5 anni, adottato 2 anni fa dalla Colombia insieme al fratello maggiore.

 E tu sei li che stai per dire che anche tu vorresti averlo partorito… ma poi ti fermi un istante e dici: “Amore mio, tu sei nato dalla pancia della tua mamma“.

 Lui mi guarda perplesso, quasi spiazzato, io incalzo: “Tu sei tu perché sei nato in quella pancia lì”. Perché nonostante la fatica e la ferita di madre egoista, nel pronunciare queste parole sai che quella è la sua vita e a quella devi attribuire un valore, il giusto valore. Lui ti guarda e sorride, forse pensa che non c’è nulla da nascondere nella sua storia, forse pensa “Ah, quindi funziono anche così, con questa mia storia”.

 Io mi sento di aver fatto un altro pezzo di strada con lui, sento che lui è come se avesse sentito che col mio cuore ho detto: “Noi ti amiamo per quello che sei, non rinneghiamo la tua origine e siamo grati a quella mamma perché ti ha messo al mondo.”  

 Questo restituisce valore ai bambini.

 I genitori adottivi non dovrebbero mai entrare in competizione con i genitori biologici, da una parte ci sono i genitori biologici, dall’altra ci sono loro. Il genitore adottivo deve saper occupare quella sedia lasciata vuota da altri.

 E François si sentirà autorizzato ad avere sentimenti di nostalgia, si sentirà autorizzato a pensare a come sarebbe potuta essere la sua vita in Colombia.

 Si sentirà accolto!

Maria ( mamma adottiva felice)