Sulle adozioni, l’Italia alzi la voce

La giornalista Paola Severini Melograni, moderatrice del  Convegno internazionale di Gabicce del prossimo 26 e 27 agosto, affronta il tema delle adozioni internazionali e dei bambini in cerca di una famiglia, nell’articolo pubblicato il 21 agosto  sul settimanale “Sette” allegato del Corrierre della Sera.

A seguire la versione integrale dell’articolo. I bambini che non hanno il diritto di confrontarsi con gli adulti (siano questi genitori consanguinei o genitori per scelta) sono nel mondo 145 milioni; il numero dei bambini che in Italia sono definiti “minori non accompagnati” sono stati nel 2014 più di undicimila, di cui 3.000 ormai irreperibili. Si tratta di adolescenti, ragazzini e – pur se in numero minore – bambine.

Ci dicono coloro che riescono a spiegarsi e a comunicare che fuggono per migliorare le loro condizioni di vita, quelle delle famiglie di provenienza, e che vorranno poi da grandi tornare da dove sono venuti, per cambiare in meglio il loro Paese. Moltissimi poi, che vorrebbero avere una nuova famiglia, dei genitori: ci interpellano e interpellano la nostra Europa, e non solo fanno proposte ma sollevano richieste e presto esigeranno diritti, perché bene o male diventeranno cittadini europei. Di questo e di molto altro si parlerà il 26 e 27 agosto a Gabicce Mare, in un convegno internazionale organizzato da Ai.Bi. dove le nazioni europee si confronteranno sulle strade legislative e operative per l’adozione, l’affido, l’accompagno. La diminuzione esponenziale delle adozioni internazionali porta con sé due gravi realtà: la relativa mancanza di autorevolezza internazionale della nazione Italia nei confronti di Paesi terzi che rendono disponibili i loro bambini all’adozione internazionale e che non ci ritengono un interlocutore importante (chi non ricorda la terribile vicenda della bimba Maria violata in un internet in Bielorussia e da noi “resa” purtroppo agli aguzzini) e lo spettro di un futuro – ormai quasi un presente – nel quale lo Stivale sarà popolato da vecchi. Certo non è soltanto attraverso l’adozione internazionale che si può invertire il calo demografico, ma a volte un segnale vale come e più di tanta politica politicante. A Gabicce si misurerà l’intenzione del governo Renzi di invertire questa rotta sbagliata.