Treviglio, ora l’affido diventa un progetto comune fra pubblico e privato sociale

affidoProfessionalità e pluralità d’intervento. Sono queste le due qualità che l’azienda speciale consortile «Risorsa Sociale Gera D’Adda» di Treviglio (in provincia di Bergamo) riconosce ad Amici dei Bambini in fatto di accoglienza. Nasce da questo la firma della convenzione tra l’ente pubblico e l’associazione.

Dopo un progetto di affido  complesso, l’azienda consortile ha deciso di firmare un accordo quadro con Ai.Bi., in base al quale i minori in difficoltà, residenti in uno dei diciotto comuni aderenti all’azienda consortile, potranno ricevere un’accoglienza a misura di bambino, qualora si renda necessario allontanarli dalla famiglia d’origine.

Di fatto l’ente pubblico riconosce il lavoro svolto da Ai.Bi. nel percorso di informazione e formazione delle famiglie affidatarie che costituiscono la rete delle famiglie accoglienti di Amici dei Bambini. Ma soprattutto la convenzione permette alle tante famiglie che vogliono accogliere in affido bambini e adolescenti di diventare una concreta risorsa per l’intera società. Quando infatti non si riesce a trovare una famiglia per un determinato minore, inevitabile che per lui si aprano le porte delle comunità educative, dove però ci sono educatori professionali che non potranno mai supplire alla presenza costante di due genitori, che sono figure fondamentali per qualsiasi persona, specie se in fase di crescita come sono appunto bambini e adolescenti.

L’accordo siglato con «Risorsa Sociale Gera D’Adda» prevede che il servizio tutela minori consortile possa sottoporre di volta in volta richieste d’intervento ad Ai.Bi. che provvede a individuare la famiglia più adatta per i minori coinvolti. In accordo con il servizio tutela consortile, viene organizzato l’abbinamento dopo il quale Ai.Bi. si fa carico di accompagnare la famiglia accogliente attraverso i propri operatori.

Soddisfatta la presidente dell’azienda consortile, Elisa Marchesi: « La nostra azienda è attiva dal 2008. Ma il Servizio tutela è partito da poco: qualche mese fa si è trovato in difficoltà per un caso specifico, è iniziata così la collaborazione con Amici dei Bambini. In un primo momento eravamo perplessi a causa della distanza, ma poi quando abbiamo visto l’approccio degli operatori, la possibilità di scelta tra casa famiglia e famiglia affidataria e non ultima la capacità della famiglia affidataria di essere accogliente anche nei confronti della famiglia d’origine, abbiamo deciso di sottoscrivere un accordo quadro della durata biennale. Certo, l’esperienza è appena cominciata, per i risultati a lungo termine dovremo aspettare».

«Risorsa Sociale Gera D’Adda» opera nei comuni di Arcene, Arzago d’Adda, Brignano Gera d’Adda, Calvenzano, Canonica d’Adda, Caravaggio, Casirate d’Adda, Castel Rozzone, Fara Gera d’Adda, Fornovo San Giovanni, Lurano, Misano di Gera d’Adda, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano, Treviglio.

Un territorio ampio che vede annualmente una media di 320 minori seguiti, appartenenti a 150 nuclei familiari. I minori che sono sotto la tutela pubblica sono 215 (i dati disponibili sono relativi al 2012).

Esistono tra i diversi comuni aderenti notevoli differenze: a Treviglio, dove i minori coinvolti sfiorano le cento unità, la tutela si declina soprattutto in comunità educative, attivo, ma meno frequente l’affido etero-familiare. Nel Comune capofila, l’assistenza domiciliale per i minori è una misura attuata con relativa incidenza rispetto agli altri comuni, ma pur sempre residuale. Arcete, Calvenzano, Caravaggio e Casirate D’Adda, rispettivamente con 14, 12, 45 e 10 minori seguiti, sono gli altri unici enti pubblici nei quali l’affido viene attuato. Anzi, se a Caravaggio alcuni minori sono ospiti in comunità educative, i minori in difficoltà residenti negli altri tre comuni sono accolti solo in affidamento. Arcete è l’unico ente pubblico che presenta un’ equa ripartizione tra le due forme di sostegno ai bambini e ragazzi in difficoltà, ovvero l’affido e assistenza domiciliare.