Ucraina. Volodarka. Vitalik: “Quando iniziano le sirene ci mettiamo al riparo come ci hanno insegnato”

Come si vive in Ucraina durante la guerra? Lo raccontano ai propri sostenitori i bambini del progetto di Adozione a Distanza di Ai.Bi.

Sono trascorsi  50 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina. 50 giorni in cui la vita di donne, uomini e di tanti bambini è radicalmente, inevitabilmente e terribilmente cambiata.

Così è stato per tutti, anche per i NOSTRI “ALTRI FIGLI”, ospiti dell’orfanotrofio Volodarka, struttura che sorge poco distante dalla città di Kiev, dove le sirene, ormai, suonano ogni giorno mentre le bombe piovono sulla capitale.

L’orfanotrofio di Volodarka è sostenuto da Ai.Bi. attraverso il progetto “Adotta a Distanza un orfanotrofio”.

Non manca giorno, in cui negli uffici dell’associazione giungano mail o telefonate dei nostri preziosi sostenitori che chiedono informazioni su come stiano i “loro” bambini.

Tutti i minori sono stati evacuati dalla struttura. Alcuni hanno lasciato l’Ucraina e raggiunto assieme alle loro famiglie altri Paesi. Altri bambini hanno trovato temporanea sicurezza e protezione in famiglie fuori confine. Alcuni sono rimasti con i propri cari nella regione di Kiev, altri sono stati trasferiti in zone del Paese considerate “più sicure”.

In questo terribile momento, è davvero difficile far giungere dai minori ai propri sostenitori comunicazioni, ma quando qualche letterina arriva in sede per essere recapitata è davvero un momento di gioia.

“Ciao, come stai? Cosa mi racconti?

Come Vitalik, 13 anni, attualmente con la sua famiglia nei pressi di Volodarka che scrive al suo sostenitore, il signor Nicodemo:

 Ciao Niko,

come stai? Cosa mi racconti di bello?

Com’è il tempo da voi?

Da noi fa sempre più caldo ed io passo molto tempo fuori con la mamma e con mio fratello più piccolo.

Quando iniziano le sirene ci mettiamo a riparo come ci hanno insegnato. A seconda di come suona riusciamo a capire il grado di pericolo nella nostra zona.

Ora il mio sogno più grande è che la guerra finisca.

Vitalik

O come Diana, 14 anni, che chiede alla sua sostenitrice Martina, da ragazza adolescente qual è di poter comunicare sui social (cosa che normalmente non è consentita all’istituto Volodarka).

Ciao Martina

Come stai? Come ti senti?

Mi piacerebbe sapere di più di te.

Vorrei tanto comunicare con te anche tramite i social media, se vuoi scrivimi i tuoi contatti

Spero che tu non sia contraria a sentirci tramite internet.

Vorrei augurarti buona giornata.

Aspetto tanto tue notizie.

Sempre contenta sentirti

Diana

Il benessere dei bambini viene prima di tutto

Il benessere dei bambini viene prima di tutto. I minori continuano a studiare e a frequentare, come possibile, la scuola in DAD.

L’equipe di Ai.Bi. Ucraina non li lascia mai soli e si impegna a svolgere al meglio la propria attività seppure a distanza: la nostra giurista seguendo i bambini per le pratiche burocratiche, la psicologa fornendo on line consulenze personali su come sopravvivere allo stress.

Sostieni anche tu la campagna di Ai.Bi. BAMBINIXLAPACE

Ai.Bi. sin dall’inizio della guerra, ha messo in campo una campagna a sostegno della popolazione ucraina: BAMBINIxLAPACE, alla quale chiunque può partecipare attivando un’Adozione a Distanza di 25 euro al mese o scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e i bambini ucraini.

Teniamo viva la speranza di tanti minori che la guerra non sarà l’ultima parola della loro vita e che anche per loro ci sarà un futuro sereno nella loro terra.