USA, notizia: il 95% delle adozioni nazionali sono adozioni aperte

America: crisi delle adozioni? Non è tutto vero. Un boom di adozioni c’è stato, e riguarda – pensate un po’ – le adozioni aperte: sono il 95% del totale delle procedure nazionali, dice il Wall Street Journal.

Il quotidiano statunitense ha pubblicato un articolo online il 14 agosto, dal titolo Un bebè, due mamme: cresce l’adozione aperta, di Mara Lemos Stein. È la storia di Susan Edwards e Scott Cargle, neo genitori adottivi di una bimba nata presso l’ospedale di Greenbrae, California.

Le adozioni aperte sono legali negli Stati Uniti. La procedura ammette il contatto tra la coppia adottiva e la famiglia d’origine. Scambiarsi lettere, telefonarsi, anche incontrarsi e vedersi una o due volte l’anno: questa è l’adozione aperta, nella quale una mamma o un papà in difficoltà possono, assistiti da un esperto, scegliere una coppia cui far adottare il proprio figlio, restando in rapporto con il bambino.

È stata promossa negli Stati Uniti a partire dagli anni ’80, nei quali giunse a coprire il 36% delle adozioni totali, e diffusa durante i ’90 allorché toccò la quota del 79%. E sono una fetta consistente delle adozioni nazionali degli Usa (133mila in tutto): evidentemente, uno strumento che bisogna prendere in considerazione.