Adozione internazionale. I dati del terzo trimestre 2015: i minori adottati con Ai.Bi. crescono del 22,5%. Triplicate le adozioni da Brasile e Bulgaria. Raddoppiano Russia e Perù.

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In mancanza di dati globali di tutti gli enti autorizzati, ogni ente deve fare i conti in casa propria. Certo con questa visione parziale è difficile capire in quale direzione stiano andando le adozioni internazionali: stiamo uscendo dalla crisi o no? Per quanto riguarda Amici dei Bambini la ripresa dell’adozione internazionale non è un’illusione. Lo dimostrano i dati che, aggiornati al termine del terzo trimestre del 2015, rivelano una tendenza positiva rispetto allo stesso periodo del 2014. Cifre che fanno il paio con quelle altrettanto positive sulla crescente voglia di adozione dimostrata dalle coppie che sempre più numerose partecipano ai corsi di formazione organizzati dalle varie sedi di Amici dei Bambini in Italia.

Dal 1° gennaio al 30 settembre 2015 sono stati 125 i minori stranieri adottati con Ai.Bi. che hanno ottenuto l’autorizzazione all’ingresso in Italia: in netto rialzo rispetto ai 102 dei primi nove mesi dell’anno precedente, per una variazione positiva del 22,5%.

In salita anche il numero di coppie che hanno adottato nei primi 9 mesi dell’anno: dalle 78 del 2014 alle 95 del 2015, per un bilancio positivo del 17,95%.

Inoltre, analizzando i dati relativi ai singoli Paesi di origine  gli incrementi più notevoli sono quelli registrati in Bulgaria e in Brasile, dove nei primi 9 mesi dell’anno in corso il dato è pari a tre volte quello dello stesso periodo dell’anno precedente (rispettivamente: 21 contro 7 e 12 contro 4). Notevole la risalita anche del numero dei minori provenienti dalla Federazione Russa, più che raddoppiati dagli 8 del periodo gennaio-settembre del 2014 ai 18 degli stessi mesi del 2015. Da segnalare, inoltre, l’aumento dei minori arrivati in adozione dal Perù (da 11 a 17).

Milano rimane la sede in cui si adotta di più (19 minori), seguita subito a ruota da Firenze con 18 minori, ma che registra rispetto allo scorso anno un notevole balzo in avanti dell’80%. Tengono molto bene le tre sedi del Sud: Salerno si conferma al terzo posto della classifica Ai.Bi. con 15 minori, mentre Barletta e Messina salgono rispettivamente a 14 e 11 minori. Complessivamente nel Sud si registra un aumento (+11,11%) , un buon segnale per vedere un po’ di luce in fondo al tunnel.  Notevole l’ exploit della sede di Cagliari, che passa da 2 a 13  minori adottati, grazie alla particolare “apertura” della coppie sarde nell’accogliere gruppi di fratelli. Infine segnali positivi anche per Bologna (7 minori) e Mestre (11 minori) , salite entrambe di 2 unità rispetto al 2014.  Un piccolo passo indietro invece per Torino ( da 4 a 3), Bolzano ( da 10 a 8) e, fanalino di coda,  la sede di Roma (da 10 a 6), che però sta registrando un notevole aumento di coppie agli incontri informativi. 

Ma una rondine fa primavera? Sarà Ai.Bi.  in controtendenza rispetto all’andamento generale o è un segnale che dalla crisi si sta uscendo? Le nostre proiezioni al 30 giugno 2015  indicavano che nel primo semestre del 2015 sono stati solo 850 i bambini che hanno trovato una famiglia in Italia, mentre nel 2010, in tutto l’anno, furono ben 4.130. Sono in elaborazione ora le proiezioni  al terzo trimestre che pubblicheremo presto sul nostro sito.