Bolivia: ritornare dopo 10 anni dalla nostra ultima adozione

nonni_copertina“La Bolivia è entrata nella nostra vita e ci ha dato uno dei nostri tesori più importanti”. A parlare è Sonia Negri, madre adottiva, sostenitrice a distanza di un progetti di Amici dei Bambini e non solo. Con suo marito Carlo, nel 2004, grazie ad Ai.Bi. ha adottato un bambino boliviano di 9 mesi. Prima di lui, nel 2000, era già entrata in famiglia un’altra bambina, accolta con adozione nazionale. Più tardi, nel 2010, è arrivato anche il terzo fratellino, un figlio naturale. Ora Sonia Negri, che con la famiglia vive in provincia di Varese, ha scritto un libro dedicato ai nonni adottivi, presenze sempre più importanti nelle famiglie di oggi. “Nonni adottivi. Mente e cuore per una nonnità speciale” è il titolo del libro scritto da Sonia Negri con Milena Dalcerri, giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Milano e da anni impegnata nel settore dell’affido e dell’adozione, e con Anna Colombo, funzionario della pubblica amministrazione e mamma adottiva.

Incontriamo Sonia pochi giorni dopo il ritorno da una viaggio in Bolivia, una meta ovviamente non casuale. “Quando abbiamo adottato nostro figlio – racconta –, io e mio marito ci siamo ripromessi di tornare in Bolivia quando il nostro bambino fosse diventato più grande, per fargli conoscere la sua terra di origine. Abbiamo deciso di farlo ora che lui è capace di comprendere e mettere a fuoco la realtà di quel Paese. Ha sempre mostrato curiosità e ci ha  chiesto spesso di poter tornare nella sua terra. Ci è sembrato giusto andarci con tutta la famiglia, perché sapevamo che questa sarebbe stata un’esperienza importante per tutti e cinque.

Con due adozioni alle spalle, Sonia ci parla in modo entusiastico dei percorsi adottivi che ha visto protagonisti lei e suo marito. “In entrambi i casi – ricorda – per noi sono state esperienze bellissime e prive di intoppi. Il nostro viaggio in Bolivia, quando andammo a prendere nostro figlio, è stato bellissimo, quasi una lunga vacanza di due mesi, in cui abbiamo iniziato a creare le relazioni familiari con il nostro futuro bambino”.

E ora Sonia Negri ha voluto dedicare la sua attenzione ai nonni adottivi. Se è vero che tutti i nonni sono in qualche modo speciali, quelli adottivi forse lo sono  un po’ più degli altri. Questi, infatti, come affermato nel libro, spesso si trovano di fronte a nipoti già grandini, con tratti somatici diversi e una storia pregressa molto complessa e sofferta. Sentirsi nonni a volte può risultare non così immediato. Bisogna comprendere che ogni bimbo necessità dei suoi tempi per elaborare i traumi passati e mettere insieme i pezzi di una vita complicata. È qui che entrano in gioco i nonni, chiamati a trovare somiglianze che vadano oltre gli aspetti puramente genetici. Nel loro libro, le tre autrici hanno raccolto storie e sentimenti dei nonni adottivi, le preoccupazioni, le emozioni e le sfide che questi affrontano ogni giorno. Un libro per tutti: per chi si sta preparando ad accogliere un nipote di cui non sa ancora nulla, ma anche per le coppie adottive che desiderano coinvolgere le proprie famiglie nella loro scelta.

Sonia e Carlo lo hanno fatto con i propri genitori che oggi sono degli splendidi nonni adottivi. I loro nipoti amano trascorrere molto tempo con loro: “Sanno che con i nonni c’è più libertà – dice Sonia Negri – e anche noi genitori crediamo sia importante la presenza di queste persone più esperte che rappresentano il passato della famiglia. “Ognuno di loro – continua – ha vissuto l’esperienza dell’adozione un po’ alla volta, si sono fatti coinvolgere con modi e tempi diversi a seconda delle relative personalità, ma sempre accomunati da una grande apertura all’accoglienza”.