Bulgaria, Mirko, 7 anni: dichiarato idrocefalo alla nascita, “guarito” dall’adozione

Luisa e Giorgio sono i due genitori che hanno adatto Mirko (un nome di fantasia), un bambino di sette anni e mezzo originario della Bulgaria. «Tra l’attesa del decreto di idoneità e lo svolgimento di tutta la procedura ci sono voluti quasi sette anni per avere il nostro bimbo. Ma ne è valsa sicuramente la pena! – inizia Luisa –. Ogni giorno ricordo quanto sono stata fortunata e non faccio più caso al lungo periodo che abbiamo dovuto trascorrere lontani da nostro figlio». Luisa e il marito vengono da una storia di infertilità. «Quando abbiamo capito che non potevamo avere bambini, abbiamo deciso subito di intraprendere il cammino dell’adozione. Eravamo contrari a fare delle cure. Anche un bambino adottato sarebbe stato per noi il nostro bambino.

Se nonché, prima di partire, ci dicono che il nostro bambino aveva dei problemi: ci è stato detto che a Mirko, sin dalla nascita, era stata diagnosticata l’idrocefalia. Questa notizia al primo impatto ci ha spaventati. Ma sono bastati due giorni per farci decidere: per noi Mirko era già nostro figlio. Infatti al nostro primo incontro subito l’ho sentito come mio figlio, c’è stato un battere all’unisono dei nostri cuori. E soprattutto la malattia non c’era. Era sanissimo! Ed è vispo come tutti i bambini.

Una volta tornati in Italia, abbiamo dovuto aspettare cinque mesi prima di portare Mirko a casa. Abbiamo trovato uno stratagemma, riuscivo a vederlo grazie alla webcam che gli avevamo regalato.

La gioia più grande è stata averlo a casa con noi, nonostante non proprio tutto sia andato alla perfezione: la festa organizzata dai nostri parenti non è andata a buon fine, perché Mirko si è messo a piangere e non voleva vedere nessuno. Per fortuna, dopo pochi giorni, ha iniziato a prendere confidenza con amici e parenti e ora è un bimbo socievole che ama stare con gli altri.

Fra pochi giorni inizierà la scuola e ha imparato benissimo l’italiano. Sono troppo felice della nostra esperienza: se potessi dare un consiglio alle persone che vogliono accostarsi all’adozione, direi di non aver paura di affrontare l’iter adottivo perché ne vale sicuramente la pena. Non bisogna arrendersi mai, andare sempre avanti nonostante ogni avversità!».