Infertilità, Antinori: un figlio a tutti i costi o una famiglia a tutti i costi?

L’edizione del 23 ottobre scorso del Corriere della Sera dedicava l’intera pagina 56 a un’inserzione pubblicitaria del Professor Antinori e del suo Centro Medico, il RAPRUI. Titolo: Infertilità. Parliamone…

Fa scalpore che Antinori compri un’intera pagina del re dei quotidiani per promuovere la propria ricerca e la propria merce, dato il prezzo elevato della pubblicità a tutta pagina nel Corriere. Quanto sarà costata? Di che genere di promozione si tratta, forse di un calo delle clienti? Queste e altre ancora, le domande che si è fatto più di uno smaliziato lettore del maggior quotidiano nazionale.

Pubblicità in difesa del diritto degli adulti ad avere un bambino? Peccato che chi sostiene invece l’adozione non abbia soldi da buttare per difendere – questa è la vera battaglia civile – il diritto del bambino, L’UOMO DEL FUTURO, ad avere una famiglia.

Il professor Antinori, dal 1987, è assertore delle inseminazioni in donne sterili: è riuscito a ottenere parti gemellari in grembi di cinquantenni e di ultrasessantenni. Fece un boom di notizie il discorso che il ginecologo romano rilasciò nel 2008 a favore della clonazione umana. «Madri oltre ogni limite», è il sogno di felicità del professore. Il professore è davvero sicuro che la strada giusta sia l’accanimento terapeutico sul corpo della donna? O non piuttosto affiancarsi a chi lotta per dare una famiglia a un bambino che da anni la sta aspettando?

Giunge il momento di porre la questione di un confronto etico e civile tra inseminazione e adozione. Occorre iniziare un dibattito tra le due strade: accanimento terapeutico o cura dell’infertilità? Abbiamo di fronte due visioni totalmente opposte: un figlio a tutti i costi o una famiglia a tutti i costi? La prima è la visione dell’adulto; la seconda è la visione del bambino.

Urge dare battaglia, in sede legale e culturale, per la totale gratuità dell’adozione, allo scopo di rendere gratuite anche le adozioni internazionali. È una battaglia che andrà ben oltre l’ambito delle politiche per la famiglia, perché intende modernizzare l’adozione italiana, adeguandola al resto d’Europa. E introducendo il concetto di accompagnamento delle coppie adottanti.

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