«Ho adottato un figlio di 6 mesi dal Marocco: come faccio a portarlo a casa?»

Yousif scrive:
Io e mia moglie abbiamo adottato un bambino di 6 mesi in Marocco nel dicembre 2011, con regolare sentenza di un tribunale locale. Io sono cittadino italiano, mia moglie è marocchina, residente in Italia con regolare permesso di soggiorno. Vorremmo cortesemente sapere quali sono i documenti necessari per portare il bambino in Italia.

Carissimo Yousif,

il Marocco non prevede l’adozione di un minore: voi avete avuto in kafala il vostro bambino. Per chi non lo sapesse, la Kafala è un istituto giuridico del diritto islamico. Attraverso tale negozio giuridico, un giudice affida la protezione e la cura di un minore ad un altro soggetto (chiamato kafil) diverso dal genitore biologico del minore.

Il problema, caro Yousif, è che questo istituto giuridico non è riconosciuto in Italia. Pertanto non c’è la possibilità che voi possiate ottenere un visto per l’adozione e quindi portare in Italia il vostro bambino. L’Italia è purtroppo oggi l’ultimo paese a dover ratificare la Convenzione dell’Aja del 1996 sulle misure di protezione dell’infanzia, che permetterebbe di superare questo problema. L’unica possibilità che avete è quella di chiedere un visto per il vostro bambino per ricongiungimento familiare ma anche questa strada non è priva di difficoltà.

Ad oggi purtroppo non esiste altra alternativa.

Tenete duro ma non abbandonate la speranza, Yousif: prima o poi anche l’Italia sistemerà la questione kafala.

Irene Bertuzzi