“Figli sia biologici che adottivi: per me non è fattibile!”

Alessia scrive:

Parlo anch’io da mamma adottiva e anch’io devo rimanere a casa dal lavoro e dedicarmi al 100% al bambino. Specifico che il padre è molto presente, sia fisicamente che emotivamente.
Ma, parliamoci chiaro, è la mamma la figura più importante, quella che ha segnato la sua piccola vita perché continuamente si chiede nel suo piccolo cuore (e io glielo leggo negli occhi ogni volta che guarda l’orizzonte) la ragione dell’abbandono della madre! Devo sempre essere lì, sempre disponibile, sempre sull’attenti, sempre a sbirciare il suo sguardo, per poterlo rassicurare e dargli un futuro sereno. Il primo anno è stato totalizzante per tutti, ed io ho vissuto in apnea. E solamente dopo 2-3 anni si potrebbe pensare ad una ulteriore adozione.
Mi dispiace ogni volta constatare che le famiglie non-adottive continuino a pensare che sia pienamente fattibile avere figli biologici e adottivi. Personalmente dopo l’adozione abbiamo la chiara idea che ciò è molto difficile per la serenità dell’adottato in primis ed anche dei bio. Ho sotto gli occhi molti esempi di amici/conoscenti in questa situazione e i figli hanno grossi problemi. Meditate sulle opinioni dei servizi sociali…

Grazie

Alessia

Cara Alessia,

parlo anch’io da mamma adottiva e anch’io devo rimanere a casa dal lavoro e dedicarmi al 100% al bambino. Specifico che il padre è molto presente, sia fisicamente che emotivamente.
Ma, parliamoci chiaro, è la mamma la figura più importante, quella che ha segnato la sua piccola vita perché continuamente si chiede nel suo piccolo cuore (e io glielo leggo negli occhi ogni volta che guarda l’orizzonte) la ragione dell’abbandono della madre! Devo sempre essere lì, sempre disponibile, sempre sull’attenti, sempre a sbirciare il suo sguardo, per poterlo rassicurare e dargli un futuro sereno. Il primo anno è stato totalizzante per tutti, ed io ho vissuto in apnea. E solamente dopo 2-3 anni si potrebbe pensare ad una ulteriore adozione.
Mi dispiace ogni volta constatare che le famiglie non-adottive continuino a pensare che sia pienamente fattibile avere figli biologici e adottivi. Personalmente dopo l’adozione abbiamo la chiara idea che ciò è molto difficile per la serenità dell’adottato in primis ed anche dei bio. Ho sotto gli occhi molti esempi di amici/conoscenti in questa situazione e i figli hanno grossi problemi.
meditate sulle opinioni dei servizi sociali.

Ogni bambino è un mondo e rappresenta in sé un universo di emozioni e di complessità per chi ha scelto di essere genitore, si può fare il giro del mondo guardando il proprio figlio negli occhi tanto l’esperienza risulta essere grande e coinvolgente, il dedicarsi al 100 % in alcune fasi della sua vita e dello sviluppo della relazione con un genitore necessario. In questo senso un figlio accolto in adozione o biologico non fanno differenza, ciò che fa la differenza è considerare i suoi bisogni e le sue necessità in modo specifico e unico come lui.

Quando una famiglia è pronta ad allargarsi? Difficile rispondere ma sicuramente, come afferma anche la mamma adottiva che scrive, la superficialità non è mai un buono strumento per capire o per fare scelte rispetto ai propri figli, talvolta viene confusa con la leggerezza che ha invece tutt’altra valenza e serve a rendere più sopportabili i passaggi difficili; ogni figlio ha invece diritto ad essere considerato “seriamente” e da lì partire per capire quali sono le risorse residue e quanto “spazio” emotivo, affettivo e concreto c’è per l’accoglienza di un altro figlio, è vero l’amore si moltiplica, ma anche la complessità ed i problemi.

Credo che talvolta le considerazioni degli operatori vengano percepite come ingerenti rispetto a questo tema ma altrettanto credo che se queste considerazioni vengono ben spiegate e motivate possano essere percepite non come giudizio ma come stimolo per la famiglia “ad attrezzarsi” meglio per affrontare un nuovo percorso di accoglienza, opportunamente ponderato, sia esso legato alla procreazione o all’adozione.

Un abbraccio

Lisa Trasforini
Psicologa Ai.Bi.