Mese: Giugno 2015

Renzi cambia famiglia

Un milione di persone in piazza in difesa della famiglia tradizionale. È successo ieri a Roma al Family Day, il cui successo è andato oltre ogni previsione. Per il sottosegretario Ivan Scalfarotto, si è trattato di una «manifestazione inaccettabile e omofoba», e al momento il boy scout Matteo Renzi non lo ha smentito.

Roma, la famiglia scende in piazza: un milione di persone dicono sì ai diritti dei bambini e no al gender nelle scuole

Un milione di “sì” alla famiglia tradizionale e al diritto dei bambini a essere educati da un papà e da una mamma. E altrettanti “no” alle unioni civili e all’ideologia gender nelle scuole. Tanti erano, secondo il comitato “Difendiamo i nostri figli”, i manifestanti accorsi sabato 20 giugno in piazza San Giovanni, a Roma, in occasione dell’iniziativa a difesa della famiglia organizzata dallo stesso comitato. Una manifestazione apartitica e aconfessionale, che ha visto la partecipazione di politici, giornalisti, uomini e donne di cultura, ma soprattutto di migliaia di famiglie, bambini.

Tanzania. Appello a Mogherini (Alto Commissario Affari Europei). “Fermare la strage dei bambini albini con l’ adozione internazionale”

Le loro membra sono utilizzate per preparare pozioni magiche. Occhi, pelle e capelli, tutti chiarissimi e quindi così diversi rispetto a quelli del resto degli abitanti della Tanzaniasono ricercatissimi, perché in grado- secondo la tradizione della gente del luogo- di curare malattie letali, persino l’Aids. Come salvarli? Con l’adozione internazionale.  E allora trasformiamo il loro grido in appello rivolgendolo a Federica Mogherini, Alto Commissario per gli Affari Europei, affinché si faccia ‘portavoce’, in Europa e nel mondo, della tragedia che si consuma in Tanzania.

Unione Famiglie Adottive Italiane: lettera a Renzi sui costi delle adozioni internazionali

I costi dell’adozione internazionale sono sempre più un mistero oltre che uno dei talloni d’Achille di un sistema che sta rapidamente andando allo sfascio. Sul tema è intervenuta a metà giugno 2015 anche l’Ufai che, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha chiesto l’aggiornamento delle tabelle dei costi applicati dagli enti autorizzati.