Mese: Novembre 2015

E’ voglia di adozione internazionale: l’accoglienza si fa strada tra incontri, seminari e desiderio di famiglia

E’ voglia di adozione. A dimostrarlo sono non solo le coppie che si rivolgono sempre più frequentemente ad associazioni, gruppi di famiglie ed enti per chiedere informazioni, “sbirciare” e  cominciare a respirare l’aria di accoglienza. Ma, per fortuna, sembra esserci anche un risveglio e una maggiore attenzione anche da parte di enti pubblici e privati che  organizzano eventi, seminari, incontri e convegni proprio con la finalità di rispondere alle curiosità delle coppie “principianti”, alle perplessità delle più timide e/o per supportare quelle che ha già preso il “coraggio” in mano e stanno intraprendendo il lungo e avventuroso iter dell’adozione. 

“Quanti sono i minori fuori famiglia in Italia?” Biondelli (Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali) “Mancano i dati”. Brambilla (Presidente Commissione Infanzia) “Colpa delle Regioni”

Quanti sono esattamente i minori fuori famiglia? Quanti quelli che sono accolti da una famiglia affidataria e quanti invece quelli che vivono nelle comunità educative? Domande semplici a cui basterebbe rispondere con un censimento che faccia il punto della situazione su scala nazionale e regione per regione. Ma avere questi dati aggiornati è quasi impossibile: un arcano, un mistero frutto di superficialità e, probabilmente, di poco interesse da parte delle istituzioni pubbliche. Risultato? Dati incompleti, disomogenei e soprattutto non aggiornati. Dalle Regioni, infatti, arrivano informazioni frammentarie per cui non è ancora possibile pubblicare dati nazionali sui minori fuori famiglia completi, aggiornati al 2013 e confrontabili con quelli degli anni precedenti.

“Idonei” per i servizi, non per il giudice: chi ha ragione?

I giudici giocano un ruolo troppo determinante. Effettivamente sono psicologi, avvocati, pedagogi…etc..e seguono loro e solo loro la situazione dei bambini e i servizi sociali, il giudice a cui fa capo altro non fa che leggere la “sua” di relazione finale ,il “suo “pensiero sulla questione, e questo mi ha sempre spaventato sia nei casi di bambini allontanati sia nei casi di affidamento…un potere enorme nelle mani di una sola persona.

In Perù è già Natale

I ragazzi del centro Juan Pablo Magno si stanno già preparando a festeggiare il Natale. Con l’aiuto del direttore, padre Joseph, hanno iniziato a realizzare rosari fatti a mano con lana e fili colorati nel corso di nuovi workshop artigianali.

Pristina: i 180 giorni di Laura per i bambini del Kosovo

Il 12 novembre è un giorno particolare per la grande famiglia di Amici dei Bambini e per tante famiglie del Kosovo. Un giorno in cui si respira inevitabilmente un velo di tristezza. Ma a ben guardare, negli occhi di tutti coloro che hanno conosciuto Laura Scotti, si riesce a cogliere anche la serenità di chi non ha dimenticato i sorrisi che lei è riuscita a regalare.

Migranti, la tragedia dimenticata: altri 7 bambini morti nell’Egeo di cui non parla più nessuno

Il dramma dei migranti che fuggono dalla loro terra e troppo spesso perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo è una tragedia quotidiana che si consuma sotto i nostri occhi. Forse per la crudele regolarità con cui si verifica, o forse per la diffusa tendenza a girare la testa dall’altra parte, le vittime del mare non fanno quasi più notizia. 

Embrioni «scartati» un gelido destino

La sentenza n. 229 della Corte costituzionale, depositata ieri, ha di nuovo per oggetto la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Questa volta a finire sotto la lente della Consulta è stato l’art. 13, laddove esso vieta, al comma 3.b, «ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni».