Mese: Giugno 2016

Quel bisogno di sentirsi dire “sei importante per noi”

Venerdì a casa, la sera avevamo la festa di 50 anni di un carissimo amico, una mia amica si era offerta di stare con I…alla fine sono rimasta a casa, era molto lagnoso e non voleva mangiare. Prima di addormentarsi, al momento delle coccole, mi chiede “mamma ti manca la festa?”, “no”, ” ma se non c’ero io ci andavi?”

Migranti, ogni mese arrivano più di 1000 minori soli: “Nei loro occhi tristi il ricordo dei genitori visti annegare in mare”

La rotta tra la Libia e l’Italia è la più battuta dai piccoli migranti che viaggiano senza genitori. Da gennaio a maggio del 2016 si è calcolato che i minori stranieri non accompagnati arrivati nel nostro Paese siano stati almeno 1000 al mese. Così numerosi, rappresentano la stragrande maggioranza dei bambini che dalle spiagge libiche si imbarcano verso le nostre coste.

Cile. Vicente e Leonardo senza alcun tentennamento sono usciti dall’istituto. E non si sono voltati più indietro. “Mamy, vàmonos”

Un insieme di tenerezza e forza. Due sorrisi luminosi, con lo sguardo determinato, sono apparsi a Daniela e Luca Chiama un giorno di dicembre dello scorso anno, nell’istituto di Concepciòn in Cile.  Vicente e Leonardo, oggi 8 e 7 anni, sono andati incontro a mamma e papà senza esitazioni, così come senza alcun tentennamento sono usciti dall’istituto. E non si sono voltati più indietro. “Può immaginare la nostra emozione, in attesa che si aprisse la porta di quella piccola e caldissima stanza dell’istituto – dicono i signori Chiama – . Poi finalmente li abbiamo visti arrivare…sembravano così piccoli! Abbiamo subito giocato insieme e dopo un po’ Vicente ci ha preso per mano e ha detto “Mamy, vàmonos, Mamma, andiamo’.”

Kenya. Una nuova sfida per Ai.Bi: sconfiggere l’auto-esclusione dei care leavers

L’auto-esclusione è un problema che lo staff di Ai.Bi Kenya sta riscontrando maggiormente  soprattutto tra i ragazzi che non hanno completato il ciclo di studi: questo succede perché pensano che le attività di inclusione lavorativa e sociale non li riguardino.  E’ proprio e maggiormente a loro si rivolge Ai.Bi con la chiara consapevolezza che c’è un forte bisogno di raggiungere tutti quei care leavers che si sentono esclusi, emarginati e sfortunati.

Utrecht (Olanda). Sfide e opportunità future dell’adozione internazionale, dalla tutela dei minori nei Paesi di origine al sostegno alle famiglie adottive

Quali sono le sfide e le opportunità che attendono l’adozione internazionale in Europa? E soprattutto: quale sarà il ruolo dell’accoglienza adottiva nella società del futuro? A queste domande ha provato a rispondere Euroadopt, la rete di 20 enti accreditati europei che operano nel campo delle adozioni internazionali, in una conferenza che si è tenuta a Utrecht, in Olanda, il primo e il 2 giugno.

Nel suo primo prodigio di resurrezione, Gesù ci mostra la vera compassione come “accoglienza” del dolore altrui

Dopo la Quaresima, la Pasqua, la Pentecoste e le solennità che seguono le feste pasquali, riprendiamo la lettura del Vangelo di Luca, che ci accompagnerà fino all’Avvento del prossimo anno liturgico. La scena del Vangelo di oggi è molto bella e giustamente famosa. È il racconto del primo prodigio di una ‘resurrezione’, nel Vangelo di Luca.

Sull’isola dei disperati la nuova vita di Seydou

Non ci sono dubbi nei suoi occhi, ne’ troppe parole nella sua bocca. “Quando è arrivato abbiamo fatto 13 al Totocalcio”. Il 13 è un ragazzo nero e snello di diciannove anni. Si chiama Seydou ed è approdato su un barcone in Sicilia il 4 gennaio del 2014 dopo un viaggio nel deserto cominciato in un villaggio del Senegal, “due caprette e una mucca, povertà assoluta”. Lui, quello che ha sbancato il concorso, si chiama Lillo Maggiore che con sua moglie Maria nel 2014 ha accolto in famiglia Seydou arrivato da solo su un barcone.

Le reazioni dei politici alla vergognosa “accoglienza” dei 41 bambini adottati dal Congo: chi comanda in CAI, Boschi o Della Monica?

Un’altra, estenuante, giornata di attesa per un gruppo di genitori adottivi dei bambini della Repubblica democratica del Congo, che soltanto in serata hanno, finalmente, potuto abbracciare i loro figli. All’alba di ieri, dopo un viaggio durato ventiquattr’ore, altri 41 piccoli sono sbarcati a Fiumicino da Kinshasa.