21 ministri,10 viceministri, 30 sottosegretari…ma nemmeno un posticino per la Famiglia

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Il nuovo Governo ha nominato, a sorpresa, la sera di giovedì 2 maggio, la lista dei viceministri e sottosegretari. In totale sono 40, di cui 23 sono del Pd, 10 del Pdl, 5 di Scelta Civica, 2 del Grande sud. E pur precisando, attraverso il comunicato di Palazzo Chigi, che «ai Sottosegretari parlamentari, come già annunciato dal Presidente del Consiglio nel discorso alle Camere, non sarà corrisposto lo stipendio aggiuntivo», nessuno dei 40 si occuperà di famiglia.

Già la lista dei Ministri aveva riservato delle sorprese. Fra quelle positive, sicuramente la nomina di Ministri giovani, competenti e addirittura di altre origini. Ma la nuova squadra ha riservato anche una grande delusione: la grave assenza del Ministero della Famiglia.

Un Ministero della famiglia avrebbe accorpato a sé le competenze sull’affido famigliare e l’adozione internazionali, entrambi settori in forte crisi che hanno urgente bisogno di una riforma delle rispettive leggi e le cui competenze ora, come cattiva prassi degli ultimi governi, saranno frammentate in differenti ministeri, scontando quindi l’impossibilità di un fecondo ed efficace coordinamento.

In seconda battuta si era sperato che almeno il nome ” famiglia ” apparisse fra i 61 temi presi in carico dal nuovo governo , ma purtroppo anche questa attesa è stata vana.

Amaro anche il commento del Forum delleFamiglie : «Capiamo e condividiamo che per il premier Letta limitare numericamente la squadra di governo rappresenti un must» afferma il presidente del Forum, Francesco Belletti, «ma nonostante questo ci ha sorpreso non trovare neppure nella lista dei sottosegretari un titolare della delega alla famiglia».

«Un anno fa ha visto la luce, dopo lunga gestazione, il Piano nazionale per la famiglia, voluto dalla società civile ed approvato dal governo nazionale e dalle Regioni. Ora il Piano si trova a non avere gambe per camminare e questo ci sembra grave, considerato anche il contributo che la famiglia può dare alla ripartenza dell’Italia.

«Per questo il nostro suggerimento al presidente Letta» conclude Belletti «è di individuare con urgenza un sottosegretario che, incardinato nella Presidenza del Consiglio, possa farsi carico di questa delega per la famiglia».

Eppure le famiglie sono la base della nostra società, il collante che tiene coesa la società civile, sono i pilastri del futuro del nostro Paese, il motore della nostra economica. Ma pare che nessuno se ne accorga.