Previsti 800 mila immigrati: ecco come la Germania li accoglie

accoglienza migrantiA separare fisicamente Italia e Germania ci sono sole le Alpi e poche centinaia di chilometri. Ma per quanto riguarda l’apertura all’ospitalità dei migranti, troppo spesso sembra che tra la nostra società e quella tedesca ci passino anni luce. Mentre da noi chi parla del dovere dell’accoglienza viene attaccato politicamente – ne è una evidente dimostrazione la recente polemica tra la Lega Nord e la Conferenza Episcopale Italiana -, la Germania si prepara ad accogliere qualcosa come 750mila rifugiati. Molti di più dei 450mila previsti all’inizio dell’anno. Nonostante questo, pur non mancando episodi di intolleranza, la società reagisce in modo costruttivo alla sfida dell’immigrazione, facendo quasi a gara nell’offrire un’ospitalità degna di questo nome a migliaia di migranti in fuga da guerre, persecuzioni e miseria.

A nord delle Alpi, infatti, sono stati i cittadini stessi a mettere in piedi una rete di accoglienza che lascia a bocca aperta. Il punto di riferimento è il sito http://wie-kann-ich-helfen.info/ (letteralmente: come posso aiutare), che raccoglie le domande di tutti coloro che si mettono a disposizione per dare una mano ai profughi in arrivo. Eccone alcune: “Posso insegnare tedesco ai migranti anche se non sono un professore?”, “A chi mi devo rivolgere per ospitare una famiglia di migranti?”, “Ci sono minori che hanno bisogno di aiuto per l’assistenza sanitaria?”. Le risposte testimoniano la presenza, in tutto il Paese, di decine di progetti sostenuti dalle onlus locali o dalle grandi organizzazioni non governative internazionali.

Di iniziative azzeccate in questo senso se ne contano già moltissime. A Erlangen, in Baviera, un gruppo di aziende ha costituito un consorzio per garantire l’accesso gratuito a Internet per gli stranieri che così, recandosi in alcuni caffè, possono mantenere i contatti con i propri familiari. A Rostock, importante città portuale sul Baltico, l’associazione “Ti ricordi il 1945?” ha creato una rete di aiuti e sostegno per armeni, afghani ed eritrei finalizzata al loro inserimento lavorativo. A Gottinga, invece, sono stati inaugurati 80 “Giardini internazionali” per l’interscambio con mediatori culturali e altri 60 sono in fase di realizzazione. Da Amburgo a Francoforte, da Bochum a Dresda, non c’è città tedesca in cui non sia attivo almeno un progetto che miri all’integrazione dei migranti.

A fronte dei dati diffusi il 18 agosto da Frontex, l’agenzia dell’Unione europea per il controllo delle frontiere, che parlano di 107mila arrivi in Ue solo nel mese di luglio e di 340mila dall’inizio del 2015, è sempre più necessario l’impegno di tutti. Amici dei Bambini è impegnata dall’ottobre 2013 con l’obiettivo di garantire un’accoglienza giusta ai minori stranieri non accompagnati e alle mamme con figli che sbarcano sulle nostre coste. Missione a cui a metà agosto si è aggiunto un nuovo importante tassello: la casa di accoglienza per famiglie migranti con minori realizzata in provincia di Milano. Per continuare a sostenere il progetto “Bambini in alto mare”, visita la pagina dedicata.

 

Fonte: La Stampa